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Prosegue nel weekend la raccolta di farmaci in Basilicata

‘Donare per curare, prendendosi cura di chi vive un disagio economico e si trova in povertà sanitaria’. E’ questo lo spirito del banco Farmaceutico giunto quest’anno alla ventiquattresima edizione e che si concluderà lunedì 12 febbraio incrementando, soprattutto nel fine settimana, il quantitativo di farmaci raccolti permettendo il riassortimento delle scorte di medicinali da banco da donare poi alle oltre duecento tra associazioni di volontariato ed enti a livello nazionale che li distribuiranno successivamente alle persone in difficoltà economica.
In Basilicata la raccolta, partita il 6 febbraio e che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica con il patrocinio di AIFA, sta
dando i suoi risultati concreti grazie alle farmacie aderenti a Federfarma dislocate sul territorio regionale. Sono proprio le farmacie il perno attorno a cui ruota tutto il sistema di raccolta dei farmaci da banco poiché per garantire l’adesione alle giornate del Banco Farmaceutico ogni farmacia versa una quota partecipativa come erogazione liberale di qualche centinaia di euro garantendo già una base solida da cui partire. Non è solo un impegno economico ma anche di risorse umane con i farmacisti e i loro collaboratori impegnati per una settimana nell’opera di ‘volontariato’ atto a far comprendere all’utente la finalità della raccolta.
Per il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio- “la settimana solidale e di sensibilizzazione verso chi ha difficoltà a reperire farmaci per curarsi attraversa le vite di ognuno di noi come gesto importante di solidarietà. Sempre più spesso, per via della perdurante crisi economica, le famiglie meno abbienti mettono le cure in secondo piano pensando invece alla sopravvivenza quotidiana. E’ importante invece- conclude Guerricchio- dare a tutti pari trattamento e pari accesso alla somministrazione dei farmaci soprattutto quando si parla di salute”.
Secondo l’ Osservatorio sulla Povertà Sanitaria la spesa farmaceutica sostenuta direttamente dalle famiglie negli ultimi anni ha avuto un peso
crescente incidendo in particolar modo sui nuclei meno abbienti. Con la raccolta dello scorso anno, la Rete Banco Farmaceutico ha assistito oltre 420 mila indigenti che hanno potuto ricorrere a cure importanti anche per non aggravare eventuali altre patologie concomitanti abbattendo la vulnerabile relazione tra povertà reddituale e povertà sanitaria.

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