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Puglia, 100mila metri cubi di acqua in meno negli invasi

Sono 100mila i metri cubi di acqua che mancano all’appello negli invasi in Puglia con un grado in più nell’estate 2020 divenuta rovente. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia.
“Con le verdure scottate dal sole ed i frequenti incendi con il bilancio drammatico a Ugento di quattromila ulivi secchi per la Xylella andati in fumo da giugno ad oggi. Angurie, peperoni, pomodori mostrano segni di scottature per l’eccessivo caldo, mentre è sempre più necessario il ricorso all’irrigazione di soccorso”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Sono gli effetti del grande caldo e dell’assenza di precipitazioni distribuite nel tempo in un 2020 che, con un inverno mite e piogge praticamente dimezzate, si classifica come il secondo semestre più caldo dal 1800, con temperature superiori di 1,1 gradi rispetto alla media. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che compromette anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre tre miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.- ha precisato Miraglia – Nelle giornate più calde dell’anno centinaia di ulivi malati per la Xylella sono andati a fuoco favorito dal vento che ha fatto dilagare le fiamme tra le piante ormai secche”.

 

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