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Puglia, il governatore Emiliano assolto dall’accusa di finanziamento illecito

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è stato assolto dal Tribunale di Torino dall’accusa di finanziamento illecito. È stato invece condannato a quattro mesi il suo ex capo di gabinetto, Claudio Stefanazzi, ma per uno solo dei due episodi contestati. La stessa pena è stata inflitta all’imprenditore Vito Ladisa. È stato assolto infine un altro imprenditore, Giacomo Mescia.
I fatti risalgono al 2017 e si riferiscono a somme versate dalle aziende di Mescia e Ladisa alla ‘Eggers’, società del Torinese che curò la campagna elettorale di Emiliano per le primarie del Pd; secondo la Procura si trattò di un finanziamento occulto. Ci sarà tuttavia un supplemento di indagine, dal momento che è stata disposta la trasmissione alla procura subalpina delle motivazioni della sentenza perché si valuti la posizione di “ulteriori concorrenti” (non specificati) per il capo d’accusa per il quale sono stati condannati Stefanazzi e Ladisa.

“Sapevo sin dall’inizio di queste indagini, durate ben 5 anni, di essere completamente innocente. Il fatto che finalmente oggi lo abbia accertato il giudice mi dà una grande gioia, non tanto per me, ma per tutte le persone che mi vogliono bene e soprattutto per la Puglia che rappresento. Ringrazio il mio avvocato, Gaetano Sassanelli, che in questi lunghi anni mi ha difeso nel processo, in un momento per me di sofferenza patita in silenzio per scelta e per rispetto della Magistratura. Sono certo che anche Claudio Stefanazzi riuscirà a dimostrare la sua assoluta estraneità ai fatti contestati. Bisogna sempre avere fiducia nella giustizia”, ha commentato del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla sentenza del Tribunale di Torino.

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