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Puglia, pronti 350 mila euro di contributi per le piscine sportive penalizzate dalle chiusure COVID-19

La Regione Puglia “mette in acqua” 350 mila euro di contributi per associazioni e società sportive di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere e nuoto per salvamento, che hanno visto le piscine dove svolgono la loro attività interessate dalle misure restrittive introdotte per fronteggiare la pandemia da COVID-19.

“Per la sessantina di associazioni e società sportive pugliesi affiliate alla FIN è proprio il caso di dire si tratta di una goccia nel mare di sacrifici che hanno dovuto fare, avendo dovuto subire, a causa della pandemia, lo stop delle loro strutture per molto tempo, anche oltre il periodo che ha visto chiuse le palestre – ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese –, ma siamo sicuri che questa misura servirà a contribuire alla ripartenza di un’attività importantissima per lo sviluppo e l’equilibrio motorio di tutti, e di discipline sportive verso cui si indirizzano le attenzioni di tante ragazze e ragazzi che hanno visto trionfare alle Paralimpiadi di Tokyo la putignanese Vittoria Bianco, medaglia d’oro nella staffetta femminile 4×100 stile libero, o la sedicenne tarantina Benedetta Pilato, la biscegliese Elena Di Liddo e il barese Marco De Tullio alle Olimpiadi di Tokyo”.

I contributi sono concessi sulla base di un’istanza che potrà essere trasmessa solo con Posta Elettronica Certificata agli uffici regionali, dalla data di pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia fino a lunedì 15 novembre prossimo. Ne potranno beneficiare associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alla Federazione Italiana Nuoto che siano proprietarie della piscina o dello spazio d’acqua oppure che siano titolari di regolare contratto di locazione o di comodato, di concessione della struttura a seguito di project financing o di contratto d’appalto oppure ancora di convenzione con un ente pubblico o privato.

Deve trattarsi, naturalmente, di piscine pubbliche e spazi d’acqua di uso pubblico, che siano, cioè, aperte al pubblico. E le ASD e SSD devono aver svolto attività sportiva sul territorio pugliese alla data del 28 febbraio 2020.

Per ogni associazione o società sportiva che dimostra di gestire una sola piscina sarà concesso un contributo di 5 mila euro. Una base a cui si aggiungono altri 2 mila euro per ogni ulteriore piscina eventualmente gestita, fino a un massimo di 6 impianti. Per le ASD o SSD che non gestiscano direttamente piscine, ma utilizzino spazi acqua nelle piscine di proprietà privata o pubblica, sono riconosciuti 750 euro indipendentemente dal numero.

A questo volume di contributi, si aggiunge un contributo premiale riconosciuto alle organizzazioni valutate positivamente in base al posizionamento in una graduatoria elaborata, con la collaborazione della FIN Puglia, sulla base di quelle realtà che, nell’anno agonistico 2018-2019, hanno conseguito titoli sportivi ai sensi del Regolamento Federale. Alle prime dieci in graduatoria sarà riconosciuto un contributo premiale di 3 mila euro, a quelle posizionate dall’undicesimo al ventesimo posto sarà riconosciuto un premio di 1.000 euro.

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