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Sanità troppo cara per gli over 65

La salute costa cara agli anziani. In media, nell’ultimo anno, gli over 65 hanno speso in sanità 455 euro, una cifra non lontana dall’importo di una mensilità di pensione minima (500 euro circa). Troppo oneroso anche l’accesso al sistema sanitario: più di un anziano su tre (il 35%) ammette di aver rinunciato ad una visita diagnostica specialistica, proprio a causa del costo eccessivo del ticket sanitario, mentre l’11% si è potuto avvalere dell’esenzione.
È quanto emerge dalla seconda indagine sul rapporto tra sanità e over 65, condotta da Fipac, la federazione dei pensionati aderente a Confesercenti, in collaborazione con SWG, in occasione della Settimana della Buona Salute, che si concluderà domenica 30 aprile.
L’obiettivo – sottolinea Antonio Vitucci della giunta provinciale Confesercenti – è riportare al centro dell’attenzione i temi della salute e del rapporto tra sistema sanitario e pazienti, soprattutto i più anziani che, schiacciati tra ticket che aumentano e pensioni che rimangono ferme, sono tra i più a rischio di ‘povertà sanitaria’, ovvero l’esaurimento delle risorse da dedicare alla salute. Rischio che emerge chiaramente dai dati dell’indagine: il 12% degli intervistati ha dichiarato di aver speso tra i mille ed i 2mila euro nell’ultimo anno, il 15% addirittura oltre duemila. Cifre incompatibili con il reddito di molti over 65: la pensione media, in Italia, è di 825 euro al mese e nel caso dei trattamenti minimi si abbassa ad appena 500 euro. Come è chiaro dal sondaggio, qualcuno rinuncia, per mancanza di risorse, addirittura alla diagnostica, in particolare a quella preventiva. Ma si taglia anche sulle cure, soprattutto in caso di problemi non completamente invalidanti come quelli odontoiatrici.

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