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Vitivinicoltura, l’Alsia apre al confronto con gli operatori del settore

Sperimentazione, servizi di consulenza mirati, formazione, trasferimento delle innovazioni per consentire alla vitivinicoltura lucana di vincere la sfida dei mercati non solo sul piano della qualità ma anche su quella dei costi di produzione. È quanto emerso nel secondo incontro tematico promosso il 17 novembre scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, per costruire in modo condiviso il programma triennale 2021-2023 delle attività dell’Agenzia.
“Dopo esserci confrontati con il comparto della ricerca – ha spiegato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – attraverso un incontro che ha coinvolto l’Università degli Studi della Basilicata e del CREA-VE, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria di Turi (BA), oltre che il Centro ricerche dell’Agenzia “Metapontum Agrobios” e i tecnici 3 delle Aziende agricole sperimentali dimostrative dell’ALSIA impegnate nel comparto, abbiamo voluto incontrare produttori e trasformatori attivi sul territorio regionale per meglio calibrare, sulla base delle risorse disponibili, le attività più utili alle aziende”.
Punto di partenza del nuovo confronto, tenuto in videoconferenza su piattaforma Zoom, è stata l’enunciazione delle linee di attività già messe in campo dall’ALSIA nel comparto vitivinicolo. In particolare, in questi anni, l’Agenzia ha indirizzato il suo intervento sulla salvaguardia e caratterizzazione della biodiversità autoctona a rischio estinzione, sulla valutazione di nuove o antiche varietà da iscrivere al registro nazionale vitivinicolo, oltre che sulla partecipazione ad attività di ricerca e al trasferimento dell’innovazione. A queste attività si affianca l’erogazione di servizi specialistici, come il monitoraggio fitosanitario, la formazione e controllo dei Centri privati di controllo e taratura delle irroratrici, la consulenza aziendale per l’applicazione del Pan.
Da produttori e trasformatori è arrivato forte il bisogno di mantenere aperto il confronto con le aziende e la necessità di ricevere supporto costante dall’ALSIA per spingere sulla meccanizzazione delle aziende medio-piccole, e sulla formazione per disporre di personale qualificato e puntare di più sull’enoturismo.
Una sollecitazione accolta in pieno dal direttore Crescenzi che ha ricordato come il servizio gratuito di consulenza fitosanitaria dell’ALSIA, che rientra in uno specifico progetto approvato dalla Regione Basilicata a valere sulla Misura 2.1 del PSR 2014-20, va proprio in questa direzione.
“Ogni azienda – ha sottolineato Crescenzi – potrà usufruire gratuitamente di un’analisi dei punti critici aziendali e delle possibili soluzioni e di consulenze, tra cui: quella fitosanitaria per la gestione aziendale finalizzata all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; quella sull’innovazione di tecniche e prodotti fitosanitari; quella sull’uso razionale delle macchine irroratrici dei prodotti fitosanitari; quella come supporto alla diagnosi di fitopatie e consigli di prevenzione e lotta”.

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