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A San Severino Lucano riflessione sul tema della legalità

Gli studenti della scuola secondaria di primo grado di San Severino Lucano hanno riflettuto e discusso sul tema della legalità. L’occasione una lettera scritta loro dal sindaco Franco Fiore, in occasione della Giornata della Legalità, da quest’anno giornata della memoria calendarizzata il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, attentato in cui vennero uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.
“Cari ragazzi, ha scritto Fiore, in occasione della giornata nazionale della legalità, data, ormai, simbolo nella lotta contro tutte le mafie, voglio portare alla vostra attenzione una mia riflessione proprio su questo importante tema.
La legalità – afferma un documento della CEI del 1991 – è «insieme rispetto e pratica delle leggi». Non solo rispetto di norme imposte dall’alto, ma pratica quotidiana di regole condivise. Così intesa – continua il documento – «la legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune».
“Un’esigenza fondamentale”: fondamentale diventa allora educare ed educarci alla legalità, o meglio alla responsabilità.
La legalità non è infatti un valore in quanto tale: è l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’io e il “noi”. Per questo non bastano le regole. Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte. Il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura. La regola parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in ballo c’è il bene comune, la vita di tutti, la società.
L’educazione alla legalità si colloca allora nel più ampio orizzonte dell’educarci insieme ai rapporti umani, con tutto ciò che questo comporta: capacità di riconoscimento, di ascolto, di reciprocità, d’incontro, di accoglienza. Nella consapevolezza che la diversità non solo fa parte della vita ma è la vita, la sua essenza e la sua ricchezza.
La legalità si coltiva costruendo una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che sappiano vedere negli altri non un potenziale nemico ma un possibile amico. Una società ospitale, aperta alle differenze e cementata da diritti e doveri condivisi. Una società dove l’io e il noi non sono contrapposti e la vita delle persone sia custodita e alimentata, non impiegata come strumento di potere, di sfruttamento, di profitto”.
Gli studenti insieme ai loro docenti dopo averla ascoltata ne hanno fatto oggetto di riflessione, interessanti gli interventi dei ragazzi che si sono confrontati sulle buone pratiche del rispetto delle norme sull’importanza del rispetto dell’altro perchè educarsi alla legalità è il passaporto per la vera cittadinanza, nutrito dalla necessità di dare qualcosa di sé per collaborare al bene comune cui tutti dobbiamo aspirare.

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