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Continua l’emergenza sanitaria in Puglia

Emergenza sanitaria in Puglia. L’assessore Tommaso Fiore ha chiesto alla giunta regionale di prendere atto della situazione, abbastanza critica, in cui versa la sanità e, di riflesso, le Asl pugliesi. C’è il problema di fondo, e cioè l’annullamento dei contratti a tempo indeterminato per 530 medici, ed un centinaio di amministrativi, per ottemperare alle prescrizioni della Corte Costituzionale. Nell’attesa che il Governo si pronunci sulle deroghe alle stabilizzazioni, per le quali la Regione Puglia ne ha chieste 1861, Fiore ha fatto presente che sia il blocco dei contratti che quello contestuale del turn-over del personale, hanno paralizzato il sistema e le pianificazioni previste dalla legge 122/2010, con cui potevano avvalersi del personale precario sino al 50% della spesa sostenuta nel 2009. Ecco spiegata la richiesta della deroga, affinchè le Asl continuino ad assolvere i livelli essenziali di assistenza.

Sul tema, l’assessore è molto preoccupato.”Ad oggi ne contiamo quasi 50. Mi sono consultato con l’Avvocatura per stilare una griglia comune dei ricorsi che vengono notificati davanti al giudice del lavoro, per individuare un percorso per le Asl. Ottenere le deroghe sarebbe un grosso risultato, perché consentirebbero di prorogare la copertura dei posti vacanti oltre le scadenze contrattuali sino ai concorsi”. Una boccata d’ossigeno per la sanità pugliese, sempre più strozzata dalla manovra dello scorso luglio, il famoso ‘Comma Puglia’, nel quale il governo ha prescritto l’immediato annullamento dei contratti e l’esecuzione delle sentenze della Consulta.

Una questione che, man mano, assume contorni preoccupanti. Francesco Ventola, Presidente della Ptovincia BAT e coordinatore provinciale del PdL, ha tuonato: “Sul tema della sanità pretendiamo assoluta chiarezza, ma soprattutto decisioni immediate. Ricordiamo ancora le promesse della ‘Primavera Pugliese’ o della ‘Puglia Migliore’, visto che i cittadini oggi hanno bisogno di cure, ma hanno davanti agli occhi una realtà diversa, con ospedali chiusi, reparti soppressi e ticket aumentati. Gente che è costretta ad effettuare viaggi della speranza per poter essere semplicemente visitati”. Per Mimmo Magistro (Psdi) “è condivisibile la denuncia del manager Asl di Bari Colasanto, ma ora bisogna dimostrare che nei prossimi incarichi professionali, non ci saranno favoritismi, clientelismi, ma solo professionalità”.

 

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