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Crisi, le Acli lanciano l’allarme povertà

“I dati incrociati di Unioncamere e Caritas-Fondazione Zancan disegnano un quadro economico e sociale che è un eufemismo definire drammatico”. È quanto dichiara il presidente provinciale delle Acli, Gennaro Napodano, in riferimento ai rapporti pubblicati stamane dal centro studi Unioncamere e dalla Caritas-Fondazione Zancan rispettivamente sulla situazione economica in Basilicata e sul fenomeno delle nuove povertà in Italia. “Crisi economica e nuove povertà sono temi intimamente connessi. Il tracollo strutturale del manifatturiero lucano, unito alla totale assenza di una politica anti-ciclica da parte del governo nazionale – spiega Napodano – sta risucchiando nella povertà segmenti inediti della società che erano finora sfuggiti alla scure della crisi. Negli ultimi quattro anni si sono moltiplicate le richieste di aiuto economico ai centri di ascolto della Caritas da parte di quella fascia della popolazione che vive stabilmente in una casa e che ha un regolare lavoro. L’ampliamento della platea della povertà – continua il presidente delle Acli di Potenza – è il risultato atteso dell’inazione delle istituzioni e dei tagli allo stato sociale che, oltre a mettere in ginocchio le famiglie marginali, pone un pensante macigno sulla via di una possibile ripresa economica”. Per Napodano “la strada del rigore senza crescita imboccata dal governo rischia di mettere una seria ipoteca sul futuro del paese e di allargare ulteriormente le disuguaglianze sociali e la già ampia forbice tra aree forti e aree deboli”.

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