Cronaca

Gatto preso a calci in Sicilia: morto

Un video raccapricciante, da far gelare il sangue e consegnare alle autorità competenti e prendere seri provvedimenti.

Perché se l’uomo riesce a sfogarsi su una povera creatura come un gattino, significa che stiamo davvero andando a rotoli.

L’episodio, immortalato in un video che l’agenzia animalista GeaPress ha prontamente intercettato e bloccato,  è avvenuto in Sicilia, a Francofonte, un paesino di 12mila abitanti in provincia di Siracusa.

Nel video si nota uno dei ragazzi che si avvicina al felino, quasi volesse giocare o darli da mangiare; all’improvviso spunta un altro giovane che sferra un violento calcio col mancino: il colpo è terribile, il gatto vola via per un paio di metri, ferito e con una notevole perdita di sangue.

In sottofondo la voce di uno dei ragazzi, molto probabilmente amico dell’aggressore: “L’hai ucciso, è morto”. Lui, continuando a ridere, si vanta: “Gli ho rotto la schiena…”. Un altro ragazzo lo blocca: “Basta, perde sangue, lo hai colpito alle zampe”. E lui commenta: “Ormai è morto”, mentre il gatto si accascia su un muro e lentamente si allontana. Assurda la risposta dei giovani a chi si è indignato per il loro gesto: “Non avendo palloni, si deve pur giocare”. Con un essere così innocente e tenero come un gatto.

La notizia, non foss’altro, ha destato subito scalpore, con l’associzione Arcanimali che ha inviato il video alla Polizia Postale, chiedendo assoluta severità. Siamo arrivati al punto tale che, pur di ammazzare la noia, ci sfoghiamo sugli animali. Quale peccato ha mai potuto compiere quel piccolo gatto per essere preso a calci?? Si tratta di persone veramente frustrate, capaci anche di fare del male agli indifesi.

Viviamo in un mondo malato, troppo violento. Per la cronaca, quest’episodio si configura come maltrattamento di animale.  La legge 189/2004, infatti, è molto chiara in merito: reclusione da 3 a 12 mesi o multa da 3mila a 15mila euro per chi arreca danno agli animali. Nel caso in cui l’animale muore, si rischiano 2 anni di carcere.

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