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Il cordoglio del circolo ‘La Scaletta’ per la scomparsa di Michele D’Elia

“E’ con profondo cordoglio che abbiamo appreso della scomparsa di Michele D’Elia, amico fraterno dei soci del Circolo La Scaletta e pilastro d’amore della città di Matera”. I soci del Circolo La Scaletta piangono lo storico dell’arte scomparso ieri a Bari.

“Il suo amore per la città di Matera – prosegue il presidente del Circolo La Scaletta Ivan Focaccia, facendosi portavoce dei soci tutti – è stato tale da dedicarle il suo impegno e la sua professionalità sia come Soprintendente ai Beni Artistici e Storici della Basilicata, dal 1977 al 1988, sia in seguito come Direttore Scientifico del Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-ambientali della Basilicata e successivamente della Fondazione Zétema di Matera. Quel che ci rattrista maggiormente è che il procrastinarsi dei lavori per la Scuola di restauro di Matera non gli ha permesso di vedere realizzato questo suo ultimo grande impegno per dotare la città di un importante centro di valorizzazione del patrimonio artistico – storico e culturale. Ci auguriamo, noi tutti soci de La Scaletta, che questo progetto sia finalmente realizzato in nome e per rispetto di Michele D’Elia”.

I soci tutti de La Scaletta si stringono ai famigliari di Michele D’Elia in questo momento di grande dolore. Le esequie si svolgeranno domani 16 ottobre alle 15.30 nella Basilica di San Nicola a Bari. Dopo la cerimonia funebre, il feretro sarà portato a Matera e sosterà nella chiesa del Carmine per un ultimo saluto della comunità materana.

Anche La ‘Fondazione Zétema’ di Matera ha voluto ricordare Michele D’Elia, con il quale ha condiviso una lunga e positiva militanza cultuale. “La sua presenza nella nostra città è stata occasione di collaborazioni feconde sia quale autorevole Soprintendente per i Beni Artistici e Storici della Basilicata, sia quale prestigioso Direttore dell’Istituto Centrale del Restauro – ha detto il presidente Raffaello De Ruggeri – L’impegnato e appassionato lavoro compiuto da Michele D’Elia nel lungo e faticoso percorso di salvaguardia del patrimonio culturale, drammaticamente colpito dal terremoto del 1980, si è sostanziato nella costruzione in Matera del moderno ed efficiente laboratorio di restauro quale luogo qualificato dalle innovazioni scientifiche legate alle tecniche della conservazione.

Così come la scelta della sede della Soprintendenza in Palazzo Lanfranchi ha favorito gli essenziali interventi di manutenzione straordinaria del prestigioso edificio e, successivamente, la sua funzionale destinazione a Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.

Egli è stato propositore e catalizzatore di numerose iniziative culturali che, a cavallo degli anni 70 e 80, hanno segnato le proposte progettuali che la comunità materana andava elaborando per dare alla città dei Sassi e alla Regione Basilicata un ruolo culturale ancora inespresso.

Questa sua militanza civile e culturale è stata trasferita nella disinteressata responsabilità di direttore scientifico della Fondazione Zétema di Matera, testimoniata dalla autorevole collana editoriale da lui diretta e dalla significativa presenza nella costruzione del prestigioso progetto di ubicare nel territorio lucano, con sede a Matera, la sede distaccata della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.

La sua scomparsa rappresenta una irrimediabile perdita di valore per la intera comunità materana e lucana, ma la sua testimonianza di vita, distinta per qualità scientifica e per disarmante umiltà, ha segnato quanti hanno avuto il privilegio e l’onore di condividere i suoi progetti e le sue realizzazioni, prima fra tutte l’opera di salvaguardia de “La Cripta del Peccato Originale”.

 

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