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La compagnia ‘Astragali’ porta in scena ‘Mi senti? (Favole al telefono)

Domenica 16 marzo, alle ore 18, nel Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi), per la rassegna di teatro famiglia, la compagnia Astragali Teatro di Lecce porta in scena lo spettacolo “Mi senti? (Favole al telefono)”, liberamente ispirato ad uno dei capolavori della letteratura per ragazzi dello scorso secolo, “Favole al telefono” di Gianni Rodari, opera pubblicata da Einaudi nel 1962.

Il protagonista è il ragionier Bianchi, rappresentante farmaceutico in giro per l’Italia che torna a casa solo la domenica. Ogni sera, alle nove in punto, racconta una favola al telefono alla figlioletta che non riesce a dormire.

La fiaba non ha trama, non segue logiche prestabilite e per questo è il regno della fantasia, è il regno delle mille possibilità e dei molteplici sviluppi narrativi. Eppure “Favole al telefono” parla dei nostri giorni, della nostra vita quotidiana, parla di noi. Lo fa attraverso strani personaggi che affrontano ciò che gli accade in un modo inedito e sorprendente. Troviamo imperatori alle prese con donnette che sanno far bene la marmellata, ragazzini che vogliono andare a toccare il naso del re, semafori blu che offrono la via per arrivare al cielo, marionette che non vogliono più stare legate ai fili, paesi fatti di gelato o strade di cioccolato, uomini di burro che vivono nei frigoriferi, con una borsa di ghiaccio in testa, per timore di sciogliersi.

E poi c’è Giovannino perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore che gira da un paese all’altro, con avventure che un po’ gli capitano per caso, un po’ è lui stesso a provocare.

E Rodari non rinuncia nelle sue storie al richiamo politico, perché protagonista è la gente comune con i suoi problemi e le ingiustizie di sempre e quindi ci suggerisce di vivere in “paesi senza punta” o in luoghi dove i fucili non vogliono sparare. Non manca a questo proposito un accenno alla cattiveria degli uomini: per esempio il pescatore che diventa ricco per merito di un pesce-bambino e poi ributta in mare il suo benefattore, chiuso in una conchiglia, quando non ne ha più bisogno.

Questo perché “ai bambini bisogna parlare delle cose d’ogni giorno, del disoccupato, dei morti di Modena, del mondo vero, non di un mondo, anzi, di un mini-mondo di convenzione”.

Lo spettacolo, come nelle intenzioni di Rodari, stimola la fantasia dei bambini, mettendo in scena delle storie che lasciano loro lo spazio di inventarne il finale, di proseguire con il racconto, delle storie che non finiscono mai, che possono essere continuamente reinventare, riscritte.

Astragali porta in scena le piccole grandi storie di Rodari e tra voli fantastici, buffi personaggi e riferimenti chiari alla realtà di ogni giorno, cerca di far conoscere ai bambini il mondo a cui si stanno affacciando e gli dona la possibilità di trasformarlo, rendendolo più magico, anche se solo per un attimo.

Gli interpreti: Iula Marzulli, Manuela Mastria, Eleonice Mastria. Regia di Roberta Quarta, Serena Stifani e Antonio Palumbo. Suoni: Gaetano Fidanza. Lo spettacolo rientra nella stagione 2013/2014 realizzata dal Teatro delle Forche nell’ambito dell’intervento “Innovazione nella rete delle Residenze Teatrali”, cofinanziato dal FESR PO PUGLIA 2007/2013, Asse IV – Azione 4.3.2, attuato con il Teatro Pubblico Pugliese.

Posto unico 5 euro. Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.teatrodelleforche.com; info@teatrodelleforche.com; 0998801932 / 3497148766.

 

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