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La Confconsumatori di Altamura al fianco dei soci delle BCC delle banche popolari a non diventare ostaggi e prigionieri delle azioni possedute

Nel nostro territorio sono presenti diversi istituti di credito ma, per quello che qui interessa, dobbiamo fare riferimento alle Banche di Credito Cooperativo e alle Banche Popolari delle quali migliaia di cittadini (pensionati, casalinghe, dipendenti e titolari di medie, piccole e piccolissime aziende artigiane e commerciali) possiedono azioni. In particolare, va precisato, che la riforma delle Banche Popolari apre ad una modernizzazione del sistema finanziario italiano e lo fa modificando in più punti il Testo Unico Bancario mentre la riforma delle BCC fa parte di un pacchetto di modifiche introdotte dal d.l. 14/02/2016 n. 18 (convertito nella legge n. 49/2016) che nasceva con l’obiettivo di ridurre la frammentazione e, soprattutto, le ridotte dimensioni delle banche del settore.
Purtroppo, però, quest’ultima riforma è andata ben al di là dell’obiettivo iniziale di mettere in sicurezza il sistema delle BCC perché tutte le singole BCC diventeranno delle semplici filiali di un’unica capogruppo società per azioni (che agisce esclusivamente per il profitto e gli utili) e dove il piccolo azionista è solo un numero di posizione e non una persona come invece siamo stati abituati a concepire l’odierno rapporto con la “nostra” BCC del territorio.
Il punto cruciale della questione è l’art. 28 comma 2 -ter del Testo Unico Bancario che così prevede “Nelle banche popolari e nelle banche di credito cooperativo il diritto al rimborso delle azioni nel caso di recesso, anche a seguito di trasformazione, morte o esclusione del socio, è limitato secondo quanto previsto dalla Banca d’Italia, anche in deroga a norme di legge, laddove ciò sia necessario ad assicurare la computabilità delle azioni nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca. Agli stessi fini, la Banca d’Italia può limitare il diritto al rimborso degli altri strumenti di capitale emessi”.
Il punto è che tale situazione non è conosciuta dalla maggior parte dei soci poiché queste Banche si guardano bene dal dire la verità. In effetti il problema del recesso e della rimborsabilità delle azioni possedute dai soci delle BCC e delle Banche Popolari farebbe certamente venire meno l’interesse a partecipare al capitale sociale di queste Banche ed eliminerebbe quel legame, spesso affettuoso, che i soci hanno mostrato di avere nella “loro” Banca quando questa era vera espressi one del territorio. Si tratta, perciò, di un importante tema di natura sociale i cui effetti negativi ben presto peseranno sui risparmi dei tanti soci di queste Banche. La norma infatti “imprigiona” il capitale sociale di queste Banche e porterà ad infiniti contenziosi che probabilmente finiranno davanti alla Corte Costituzionale quando i soci delusi chiederanno inutilmente di ritirare i loro soldi.

Per questo motivo la CONFCONSUMATORI DI ALTAMURA assieme ad un gruppo di professionisti, tra avvocati e commercialisti, hanno deciso di promuovere la costituzione di un comitato per la tutela dei piccoli azionisti. Se anche tu sei interessato puoi inviare un messaggio con tutti i tuoi dati ed i tuoi contatti oltre alla copia del documento di riconoscimento alla seguente mail: confconsumatorialtamura@live.it o venirci a trovare nella nostra sede in Via Giandonato Griffi 14 il martedì ed il giovedì dalle 19.00 alle 21.00. Più saremo e più possibilità avremo di dire la nostra. Vi aspettiamo.

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