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L’olio congelato passa anche dal porto di Brindisi

L’olio d’oliva congelato passa anche dal porto di Brindisi. E così, insieme a quelli di Ancona e Livorno, la struttura brindisina è una delle porte principali per l’ingresso di questa ‘poltiglia semi-congelata’, dalla quale ricavare bottiglie di extravergine “made in Italy”. A Brindisi, secondo uno studio dell’antifrode, arrivano le navi cariche di prodotto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Tunisia e dal Marocco, ma soprattutto dalla Grecia. L’olio, poi, viene venduto sugli scaffali tra i 3 e i 4 euro (molto spesso spacciato anche per biologico) e, ora, è finito sotto inchiesta da parte dell’Ispettorato antifrode del ministero dell’Agricoltura, che su alcuni fogli di accompagnamento hanno trovato percorsi ‘particolari’: partenza dalla Tunisia, mescolato con olio locale in Portogallo e poi, via Valencia, è arrivato in Italia. Il tutto in barba alle direttive europee in materia, che sull’etichetta dei prodotti prevede l’indicazione specifica della provenienza.

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