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Migranti, l’assessore Franconi visita il Centro accoglienza di Rifreddo

Dare solidarietà istituzionale ai migranti, ma anche esprimere vicinanza ai volontari del sociale, che ogni giorno si adoperano per garantire una vita dignitosa e prospettive future agli ospiti delle strutture di accoglienza. E’ questo, il senso della visita che questo pomeriggio, l’assessore della Basilicata alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, ha tenuto presso il Centro temporaneo di accoglienza di Rifreddo. Insieme alla rappresentante dell’esecutivo lucano c’erano anche il presidente della task force regionale per l’immigrazione, Pietro Simonetti ed i consiglieri regionali Roberto Cifarelli (Pd), Vito Giuzio (Pd) e Giannino Romaniello (Gm). La struttura di Rifreddo – gestita da una cooperativa lucana – ospita circa cento richiedenti asilo, provenienti per la maggior parte dalla Nigeria e dai Paesi del Nord Africa. Ai migranti – oltre a vitto e alloggio – sono garantiti servizi di inserimento socio-psicologico, informazione legale, mediazione e interpretariato, assistenza sanitaria.
“La nostra – ha detto l’assessore Franconi – è stata una visita per dare sostegno ai richiedenti asilo ma anche per ringraziare i tanti volontari che si impegnano in queste strutture e che danno un grande esempio di integrazione ed inclusione sociale. Qui a Rifreddo, ad esempio, è stata allestita una squadra di calcio con gli ospiti della struttura, che hanno la possibilità di allenarsi e giocare. Questo tipo di attività sarà esportato anche in altre regioni italiane, dal momento che le nostre vengono considerate delle vere e proprie best practice. Promuovere l’inserimento nella società, di persone che vengono da altre nazionalità, con un’altra cultura – ha detto ancora Franconi – è molto difficile, soprattutto perché spesso si tratta di giovani che provengono da storie e situazioni veramente difficili. In tutto questo la solidarietà ha un valore fondamentale. Le attività di accoglienza del Centro di Rifreddo – ha proseguito l’assessore – vanno ad aggiungersi a tutto lo sforzo che è stato fatto in estate e in autunno per la valorizzazione del lavoro dei raccoglitori di pomodoro: anche a livello nazionale si complimentano per quanto fatto. E’ stata un’esperienza fondamentale sotto molti punti di vista; l’approccio è stato quello di tutelare il lavoro regolare e garantendo la necessaria assistenza sanitaria”.
“Stiamo ragionando – ha spiegato il presidente della task force migranti, Pietro Simonetti – attorno ad un progetto di utilizzo dei richiedenti asili in attività socialmente utili per la comunità. Stiamo facendo una ricognizione sulle esigenze dei migranti, da mettere insieme alle necessità dei Comuni e degli enti locali, per dar loro la possibilità di svolgere attività formativa e di lavorare qualche ora al giorno. Vogliamo capire – ha ribadito – le specifiche esigenze, anche professionali, e quali saranno le prospettive di questi giovani, quando e se riceveranno il riconoscimento di asilo politico”

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