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Tim, piano aziendale di ristrutturazione anche in Basilicata

L’incontro della scorsa settimana tra le organizzazioni sindacali della Basilicata e Tim ha ufficializzato l’ennesimo piano aziendale di ristrutturazione delle funzioni operative presenti sul territorio regionale. Ci è stato infatti comunicato ufficialmente che una importantissima funzione aziendale locale verrà riorganizzata, prevedendo un accorpamento tra Basilicata e Campania, dando vita a una nuova struttura che viene denominata Field operations line (FOL) Basilicata-Campania, che comprenderà le seguenti province: Salerno, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza, Matera e avrà sede a Salerno.

 

Si tratta, quindi, della ennesima ristrutturazione aziendale che vedrà la Basilicata perdere una struttura organizzativa con impatto negativo sui lavoratori, sia in termini occupazionali che professionali, con un forte depauperamento professionale, fatto che peraltro stride con l’immagine fino a ieri declamata di “Azienda del Futuro” presentata alla stampa e al pubblico anche nelle Convention di fine anno 2019 organizzate dalla TIM.

 

Nei fatti, la Basilicata perde un ulteriore pezzo e viene spinta ancora di più verso la marginalizzazione culturale e professionale. Rifiutiamo con fermezza il disegno aziendale di graduale smantellamento dei propri presidi nella nostra Regione da parte di quella che è un’importante azienda internazionale delle TEL.CO. che, da almeno due decenni, sta progressivamente abbandonando la Basilicata, lasciando intatti solo dei presidi minimi. 

 

Ribadiremo, nel momento del confronto sul dettaglio dei nuovi riassetti funzionali e delle relative ricadute, l’esigenza di dare alla Regione Basilicata lo status che merita, anche per il valore delle persone che quotidianamente lavorano in Tim, con impegno, serietà, professionalità. 

 

Le Segreterie Regionali hanno, intanto, chiesto un incontro alla Regione Basilicata, affinché le istituzioni siano consapevoli e coinvolte in ciò che accade, evidenziando anche come Tim sia un’azienda in piena trasformazione, i cui esiti finali restano incerti e imprevedibili.  Al tavolo regionale, verrà posta con forza la questione occupazionale, relativamente anche agli investimenti pubblici, affinché la nostra regione non continui a perdere professionalità e posti di lavoro.

 

Segreterie Regionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Rsu Tim

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