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UGL solidale con i lavoratori del Don Uva di Potenza

“L’UGL Basilicata metalmeccanici, esprime la propria vicinanza a tutti i lavoratori che da giorni stanno protestando sul tetto del don Uva di Potenza ed è comprensibile la collera di questi lavoratori che, per mesi e in diverse occasioni, hanno cercato di difendere il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa. L’unica possibilità per i lavoratori è mettere in atto le proprie potenzialità, costruire una nuova base da cui ripartire, qualcuno, insomma, deve continuare a crederci”. E’ quanto esprime il segretario regionale dei metalmeccanici UGL Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “i lavoratori del don Uva chiedono esclusivamente ciò che gli spetta di diritto. Lo chiedono perché la lentezza e l’indifferenza della dirigenza pugliese non ha eguali. La protesta sul tetto, lo ricordiamo, è il risultato tangibile della lotta di quei lavoratori che non si sono dati mai per vinti e che non hanno mai creduto alle favolose promesse di certa gente. Dopo mesi, ancora non è stato percepito dai 400 lavoratori alcuno stipendio. Ricordiamo che dal mese di agosto del 2012 alle famiglie dei 400 operatori non è stata garantita alcuna entrata economica essendo quasi tutte monoreddito. Sembrava che le tribolazioni fossero terminate, invece il baratro non si è allontanato e la disperazione è aumentata per le negative notizie sullo stipendio del primo mese di ottobre che, ai lucani ancora non sanno quando verrà elargito mentre ai pugliesi, tutto è stato corrisposto. Oggi, – prosegue il sindacalista UGL, – grazie ai sacrifici dei lavoratori l’attività lucana al don Uva è ancora efficiente e solida. Ma ora a lavoratori e pazienti tocca subire i disagi legati alle difficoltà di gestione in Puglia. Una situazione inaccettabile per la quale serve un rimedio definitivo. La Regione Basilicata che ha accompagnato il processo di consolidamento delle strutture lucane, ha il diritto di chiedere che i propri lavoratori e le proprie imprese non scontino difficoltà che hanno origine altrove. E’ inaccettabile il ritardo dei pagamenti degli stipendi tanto ai dipendenti diretti della struttura quanto a quelli delle realtà fornitrici messe in difficoltà dai ritardi nei pagamenti. la Regione Basilicata – conclude i segretario Giordano,- dovrà prendere atto di trovarsi a che fare con una realtà non affidabile e dovranno trarne le conseguenze”.

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