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Pisticci punta sul baratto amministrativo

Si chiama Baratto Amministrativo Innovativo il nuovo e ambizioso progetto approvato dal consiglio comunale con i soli voti della maggioranza. Si propone, tra l’altro, di favorire la proficua collaborazione tra volontariato civico e comune per regolamentare, allestire e avviare attività e manifestazioni di interesse generale. Per un comune dove operano una cinquantina di associazione e molti volontari, l’iniziativa assume una importane valenza sociale e culturale anche per valorizzare risorse e potenzialità di giovani talenti e riavvicinarli alla vita pubblica, raccogliendo proposte e suggerimenti. Il Regolamento che prevede benefici fiscali e altri riconoscimenti a favore della cittadinanza attiva in applicazione dell’art.24 del D.L. “Sblocca Italia” del 2014, fa proprio il principio di sussidiarietà dell’ultimo comma dell’art.118 della Costituzione Italiana che invita i Comuni a puntare sulla partecipazione dal basso ed i cittadini ad avvicinarsi ai bisogni collettivi.

“Rispetto ad altri -dichiara il capogruppo di Forum Democratico Francesca Leone- il Regolamento, presenta indubbie innovazioni perché lascia spazio a innumerevoli possibilità di applicazione e non mira esclusivamente alla riduzione delle tasse e alla estinzione di debiti pregressi. Non vi è una preclusione alla partecipazione per chi ha redditi più elevati, perché l’idea di fondo supera il beneficio fiscale, al quale il volontario può anche rinunciare. Mira piuttosto a spronare una partecipazione più intellettuale che materiale, che abbia ad oggetto le priorità da inserire nell’agenda amministrativa e nuove idee sul futuro di Pisticci”. Associazioni e cittadini hanno già recepito la rilevanza del progetto e fornito suggerimenti per la stesura finale del regolamento e, in particolare l’avv. Leonardo Galeazzo. Nel corso di un prossimo incontro organizzato da Forum sarà presentato, oltre al regolamento, la prima iniziativa della “adozione” delle aree verdi. “Desidero che questo Regolamento -aggiunge la Leone- diventi patrimonio della comunità e non di un’amministrazione o fazione politica. Saranno i cittadini a doverne pretendere l’applicazione indipendentemente da chi governerà e a prescindere da quanto le amministrazioni future considereranno i cittadini come attori di una gestione condivisa dell’azione pubblica. Per lo sviluppo di un territorio, il rafforzamento di una moderna idea di comunità e del rapporto di fiducia verso le istituzioni, non si può più prescindere da un rinnovato approccio della politica stessa nei confronti dei cittadini, teso a far sì che, attraverso la partecipazione alla vita pubblica, la cultura della responsabilità, l’etica del bene comune e la condivisione delle scelte, i cittadini siano sempre meno amministrati e sempre più alleati di chi amministra”.

Giuseppe Coniglio

 

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