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Comune di Manfredonia a rischio dissesto

“Questa Sezione ritiene prioritario ed indispensabile evitare un ulteriore aggravarsi della situazione finanziaria del Comune di Manfredonia. Pertanto, l’accertamento del mancato rispetto degli obiettivi fissati dal piano di rientro per la fine dell’esercizio 2018, attestando il perdurare dell’inadempimento dell’ente rispetto agli obblighi assunti, potrà determinare l’applicazione nei confronti dell’ente delle misure previste dall’art.6 comma 2 del D.Lgs. 149/2011”. Il comune di Manfredonia rischia il dissesto, e l’analisi arriva, impietosa, dalla Corte dei Conti, all’esito del monitoraggio delle casse del comune sipontino sul primo semestre 2018.
Il documento, a firma del magistrato relatore Sciancalepore, è stato depositato il 28 settembre scorso e riguarda il piano di rientro 2017/2019 a cui è sottoposta l’amministrazione di Angelo Riccardi (Pd), approvato dalla stessa Corte non senza osservazioni e riserve. L’azione di risanamento non è affatto positiva, e i magistrati intravedono lo spettro del dissesto. “I dati riferiti al secondo monitoraggio – afferma Sciancalepore- hanno confermato le gravi difficoltà incontrate dall’ente già in sede di primo monitoraggio. Al termine del primo semestre dell’esercizio 2018, infatti, come indicato, la situazione di cassa risulta sensibilmente peggiore di quella prevista nel piano di rientro e di quella effettiva riscontrata precedentemente. La carenza di liquidità ammonta ad euro 13.578.638,09 anziché a 7.267.590,06. L’obiettivo previsto risulta, dunque, molto lontano e la carenza di cassa risulta sensibilmente peggiore di quella attesa (+ 86,84% rispetto alle previsioni). Molta preoccupazione – si legge ancora- desta la circostanza che il dato rilevato per il semestre in esame si presenta nettamente peggiore di quelli precedentemente individuati. In sostanza, il Comune di Manfredonia non ha finora realizzato gli obiettivi intermedi stabiliti nel piano di rientro e ha ulteriormente peggiorato la già critica situazione iniziale”.
A impedire il risanamento, a quanto pare, ci sono la mancata riscossione delle entrate per impianti fotovoltaici ed eolici, il piano di zona legge 167, i parcheggi a pagamento, i fitti ‘Polder-Siponto’, l’alienazione dei terreni edificabili e la minore riduzione di varie spese. Ora il consiglio comunale ha 30 giorni di tempo per adottare la pronuncia e trasmetterla alla Corte dei Conti, unitamente agli atti che eventualmente l’amministrazione Riccardi intenderà adottare per invertire un trend assolutamente negativo.
Il Movimento 5 Stelle cittadino commenta duramente la vicenda: “Siamo giunti al redde rationem. Le malefatte dell’Amministrazione Riccardi sono chiare, ormai, anche alla Corte dei Conti. Ci chiediamo, però, se la gravità della situazione sia chiara anche ai cittadini di Manfredonia, e se abbiano compreso l’enorme mole debitoria in cui quest sindaco, spalleggiato da pavidi assessori e consiglieri, ha fatto sprofondare la città che dice di amare”.
I pentastellati sono convinti che l’amministrazione Riccardi-bis è agli sgoccioli: “Questo sarà l’ultimo Natale che l’Amministrazione Riccardi bis, con l’intera coalizione di maggioranza, mangerà il panettone. Speriamo che tutti i cittadini terranno ben impressi i nomi di tutti i responsabili del disastro economico attuale che, lo ripeteremo fino allo sfinimento, ha portato  gravissime conseguenze per l’intera collettività. Lo ricordino il giorno delle prossime amministrative – concludono i consiglieri pentastellati- dando loro il giusto ben servito”

 

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