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Al Ciheam Bari incontro su strategia di gestione dei parassiti e delle malattie delle piante transfrontaliere nella Regione NENA

La sede italiana del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM Bari) ospita l’importante conferenza internazionale sull’High-level meeting on the management strategy of transboundary plant pests and diseases in NENA region. L’evento, che si concluderà il prossimo 23 giugno, è organizzato in collaborazione con la FAO e la Regione Puglia.

La diffusione dei parassiti e delle malattie delle piante transfrontaliere rappresenta una minaccia significativa per l’agricoltura e l’ambiente, in particolare nell’area del Vicino Oriente e del Nord Africa (NENA). Questi organismi nocivi possono causare danni alle colture, ridurre la produzione alimentare e mettere a rischio la sicurezza alimentare. Inoltre, possono avere impatti negativi sull’ambiente naturale, compromettendo gli ecosistemi e minacciando la biodiversità.

L’incontro di alto livello sulla strategia di gestione dei parassiti e delle malattie delle piante transfrontaliere nella Regione NENA sta riunendo studiosi, esperti, rappresentanti del CIHEAM, della FAO, della Regione Puglia e delle istituzioni scientifiche ed accademiche più importanti della Regione. L’obiettivo principale è promuovere la collaborazione internazionale come fattore essenziale per ridurre il rischio delle malattie e dei parassiti delle piante transfrontaliere, proteggere l’ambiente e garantire risposte tempestive alle minacce ai sistemi alimentari.

Il CIHEAM Bari, in stretta collaborazione con la FAO e la Regione Puglia, ha già stabilito una solida partnership nel campo della gestione delle malattie transfrontaliere, come la Xylella fastidiosa e il Punteruolo rosso della palma; inoltre, sta lavorando allo sviluppo di sistemi informatici innovativi per la rilevazione satellitare e la geolocalizzazione delle piante infette, attraverso l’utilizzo di applicazioni innovative come XylAppNENA. La sede italiana del CIHEAM collabora attivamente con la Regione Puglia anche per i programmi di controllo delle malattie da quarantena e per la gestione, la diagnostica e il controllo dei fitopatogeni. Ogni anno, infatti, vengono testate circa 80.000 piante di olivo per garantire la loro salute. L’Istituto di Bari sta conducendo ricerche all’avanguardia in collaborazione con l’Università di Bari e il Consiglio Italiano delle Ricerche per lo sviluppo di nuovi sistemi di controllo della Xylella, utilizzando approcci già consolidati. Questi sforzi sono sostenuti finanziariamente dal Ministero dell’Agricoltura italiano.

Tra i partecipanti alla conferenza internazionale vi sono, per il CIHEAM Bari, Maurizio Raeli, direttore, Biagio Di Terlizzi, direttore aggiunto; per la FAO, Abdulhhakim Elwaer, direttore generale aggiunto e rappresentante ràegionale al Cairo, Xya Jingyuan, direttore della divisione produzione e protezione delle piante, Thaer Yaseen, funzionario regionale per la protezione delle piante; per la Regione Puglia, Gianluca Nardone, direttore del dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale, Salvatore Infantino, responsabile del servizio fitosanitario; Mohamed Habib Ben Jamaa, direttore esecutivo dell’Organizzazione per la protezione delle piante del Vicino Oriente, gli alti rappresentanti di Albania, Algeria, Giordania, Iraq, Libano, Mauritania, Tunisia, Oman, Palestina, Qatar, Arabia Saudita e Yemen, Donato Boscia, direttore della divisione ricerca della sede di Bari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre ai rappresentanti dell’Università di Bari e agli studenti del Corso di Gestione Integrata dei parassiti delle colture ortofrutticole del CIHEAM di Bari.

La conferenza rappresenta un’importante opportunità per condividere le conoscenze scientifiche, discutere delle strategie di gestione e collaborare per affrontare congiuntamente le sfide rappresentate dai parassiti e dalle malattie delle piante transfrontaliere nella regione NENA. Il CIHEAM Bari, insieme con i suoi partner internazionali, si impegna a proteggere l’ambiente, promuovere la sicurezza alimentare e sostenere lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura nella Regione.

 

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