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Al Kursaal Santalucia di Bari il convegno sul tema “Il ruolo della prevenzione nell’antiriciclaggio, nell’anticorruzione e nella tutela dei dati

Si è tenuto venerdì al Kursaal Santalucia di Bari il convegno sul tema “Il ruolo della prevenzione nell’antiriciclaggio, nell’anticorruzione e nella tutela dei dati. Obblighi della pubblica amministrazione e responsabilità dei dirigenti”, a cura del Centro studi europeo antiriciclaggio e compliance “Pierluigi Vigna” in collaborazione con Regione Puglia e Anci Puglia.


Per la Regione sono intervenuti Rossella Caccavo, dirigente Sezione Affari istituzionale e giuridici ed RPCT regionale, su “L’esperienza della Regione Puglia: implementazione di policies per lo sviluppo di un modello-pilota regionale in materia di prevenzione della corruzione, del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo” e Mauro Calogiuri, Autorità di Audit fondi Sie, su “Sistemi di gestione e controllo dei fondi europei e anticorruzione”.


Numerosi sono stati gli interventi avviati nel tempo nell’ambito della strategia regionale in materia di antiriciclaggio, come evidenziato dalla responsabile anticorruzione regionale Rossella Caccavo: i primi elementi di definizione della materia risalgono al luglio del 2019, all’interno delle Linee Guida regionali sui controlli interni.


Nel 2022 arriva la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto Giunta-Consiglio per lo sviluppo di un modello pilota regionale in materia di prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, con la definizione di indicatori di anomalia che facilitino l’individuazione di operazioni sospette e la previsione di misure organizzative e procedure operative per la trasmissione da parte delle Strutture regionali delle informazioni rilevanti ai fini della valutazione delle operazioni sospette.


All’interno del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la trasparenza (PTPCT) 2023-2025, successivamente confluito nel Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO) 2023-2025, viene effettuato poi un espresso richiamo alla materia dell’antiriciclaggio, nell’ambito delle “Misure generali di prevenzione del rischio corruttivo.


Infine, è stato appena presentato ed è attualmente al vaglio della Giunta Regionale uno schema di deliberazione su “Linee guida regionali recanti procedure operative per l’individuazione e la comunicazione di operazioni sospette in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo”, che contiene – in allegato – anche un elenco degli indicatori di anomalia, una “check-list” da compilarsi a cura delle Strutture competenti ed atta ad agevolare la rilevazione di operazioni sospette , ed un modulo per la segnalazione di operazioni sospette.
Le verifiche in materia di antiriciclaggio naturalmente riguardano solo i procedimenti rientranti nell’ambito di applicazione della norma, ossia: i procedimenti di autorizzazione o concessione; le procedure di gara (con particolare attenzione alla fase di scelta del contraente) per l’affidamento di lavori, forniture e servizi secondo le disposizioni di cui al Codice dei contratti pubblici; i procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone fisiche ed enti pubblici e privati.


Le linee guida prevedono una specifica declaratoria degli indicatori di anomalia riferibili all’Ente Regione, ovvero le caratteristiche o i comportamenti dei soggetti con i quali l’Amministrazione entra in relazione che sono da ritenersi “anomali”, dunque potenzialmente caratterizzanti intenti di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.


Gli indicatori rientrano in 3 macro-categorie: indicatori a carattere soggettivo, connessi con l’identità o il comportamento del soggetto cui è riferita l’operazione; indicatori a carattere oggettivo, connessi con le modalità (di richiesta o esecuzione) delle operazioni; indicatori specifici per settore di attività (appalti e contratti pubblici; finanziamenti pubblici; immobili e commercio).


La sfida del prossimo futuro, al fine di dare effettività alle verifiche in questione – come è stato sottolineato oggi – consiste nell’indispensabile implementazione, con il coordinamento del Responsabile della Transizione Digitale (RTD), di un sistema informativo per gli adempimenti dell’Ente Regione in materia di antiriciclaggio, che consenta l’acquisizione e l’elaborazione delle informazioni relative ad operazioni potenzialmente sospette. Il sistema informativo dovrà assicurare l’interconnessione e l’interoperabilità delle banche-dati interne all’Amministrazione e, qualora ritenuto utile, anche di banche-dati esterne ove accessibili.

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