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Altamura, ritrovamento archeologico nel Parco degli Ulivi

Si torna a parlare del “Parco degli Ulivi”, quel fazzoletto di terra situato nei pressi delle Mura Megalitiche tra via IV Novembre e via Baracca sul quale fino a pochi mesi fa sorgeva un uliveto con un centinaio di alberi ed in cui sono stati ritrovati durante i lavori di scavo quella che sembrerebbe essere una camera funeraria. Rimasto uno degli ultimi orti urbani in città, l’ex “Parco Rossi” è interessato dai cantieri di due distinte imprese, Cannito (che era già stato interessato da un fermo del TAR) e la Se.ge.co srl nella cui area è stato effettuato l’ultimo reperimento. “Nel momento del ritrovamento, grazie alla sensibilità dell’impresa e a riprova della sua correttezza e serietà, i lavori sono stati interrotti in via precauzionale e l’area è stata delimitata” -precisa l’avv. Gianni Moramarco, legale della Se.Ge.Co.- ed in seguito è stato interpellato un archeologo “di parte” per i primi rilievi.
Intanto il comitato Salviamo il parco degli ulivi, che segue la faccenda già da tempo, immediatamente allertatosi, ha informato la Polizia Municipale e la Soprintendenza che avrebbe provveduto ad inviare un archeologo. E così oggi la dott.ssa Depalo, in seguito al sopralluogo, a cui è intervenuto anche il sindaco, ha deciso di bloccare i lavori e far sgombrare l’area dalle attrezzature pesanti in vista dei saggi che verranno effettuati nei prossimi giorni.
Intanto dallo stesso Comitato si viene a sapere che nelle scorse settimane nell’area di cantiere dei Cannito, dove i lavori sono in fase più avanzata, era già stata ritrovata un’altra tomba, anche questa segnalata alla Soprintendenza, che però aveva ritenuto di non dover bloccare i lavori in quanto risultava essere già stata depredata.

Anna Ventricelli

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