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Annata da dimenticare per la vendemmia in Puglia

Annata da dimenticare in Puglia per la vendemmia. Lo ha denunciato la Coldiretti regionale, secondo cui il settore vitivinicolo paga il conto degli eventi estremi e degli attacchi di peronospora che hanno caratterizzato il 2023, e per cui è andato perso oltre un terzo delle produzioni, con le quantità in alcuni areali crollate dal 40% fino al 90%, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione.
L’associazione dei coltivatori diretti pugliesi ha espresso parere  favorevole per l’approvazione da parte della Giunta della Regione Puglia di una proposta urgente al Ministero dell’Agricoltura di declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche per accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale.
“Si tratterebbe di un sostegno vitale per le ditte colpite nell’anno 2023 dalla calamità Peronospora, verificatasi nei territori di comuni delle province di Bari/BAT, Foggia, Brindisi, Taranto, e Lecce. – si legge nella nota – A livello regionale, la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva che hanno toccato mediamente il 40% in tutta la regione, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati fortemente onerosi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi. Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino. La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, ed il settore vitivinicolo della regione conta 30mila aziende agricole impegnate su 71mila ettari per la produzione di vini DOP e IGP”.

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