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Autonomia differenziata, l’81% degli italiani residenti al Sud esprime parere negativo

“L’81% degli italiani residenti al Sud esprime un giudizio negativo sull’autonomia differenziata, ritenendo che la riforma Calderoli comporterebbe un peggioramento della qualità dei servizi pubblici. Un’opinione perfettamente in linea con quanto da noi sempre sostenuto e che suona come campanello d’allarme per chi, come il Presidente Bardi, si è espresso a favore del regionalismo in salsa leghista ideato da Calderoli, tanto in Conferenza Stato-regioni, quanto in consiglio regionale”. E’ quanto afferma Giovanni Vizziello, neo eletto consigliere regionale nella lista ‘Basilicata Casa Comune’, commentando i risultati dell’indagine realizzata dall’istituto Demopolis sul gradimento del progetto di autonomia differenziata presso i cittadini delle diverse aree del Paese.

“Completamente diverso il giudizio dei cittadini del Nord – aggiunge Vizziello – Il 66% di loro giudica positivamente la riforma Calderoli. Un dato che conferma il reale intento dell’autonomia differenziata, vale a dire consentire alle regioni del Nord di trattenere sul proprio territorio quel surplus di gettito fiscale rispetto a quanto spende oggi lo Stato per il funzionamento dei servizi pubblici, gestendo autonomamente e presumibilmente in maniera migliore servizi a tutt’oggi di livello medio-alto. Le vere riforme non sono mai a costo zero, ed i risultati dell’indagine Demopolis dimostrano come i cittadini del Mezzogiorno hanno capito che se andasse in porto il disegno di legge Calderoli vivrebbero peggio di come vivono oggi, con la novità delle discriminazioni e dei divari sanciti per legge”.

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