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Avv. Dina Sileo: “Cinghiali cacciati e abbattuti e relativo controllo sanitario”

Sui quotidiani locali il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata dichiara di aver risolto l’ annoso problema legato alla profilassi sanitaria dei capi di cinghiale abbattuti sia in caccia che in attività di selecontrollo, attraverso un accordo firmato con l’I.Z.S. di Puglia e Basilicata delle sezioni di Potenza e Matera.

Ricordo che non solo alcuni A.T.C. ma anche Enti gestori delle aree protette sia nazionali che regionali, e singole squadre di cacciatori, hanno già da tempo organizzato l’aspetto del trattamento dei capi abbattuti attraverso il controllo sanitario sia con le A.S.P. di zona che con le strutture accreditate dal Ministero della Sanità.

La Regione Basilicata – Dipartimento Politiche Agricole Forestali oggi ha dato corso a quella che autodefinisce “una politica nuova”, esempio per le altre Regioni Italiane. Affermazione presuntuosa se si considera che in Regione Campania sono stati istituiti 56 centri di raccolta delle carni di selvaggina della specie cinghiale (case di caccia) con campionatura di più di 10.000 (diecimila) capi. Altre Regioni più virtuose del centro nord hanno fatto delle carni di selvaggina una vera e propria risorsa.

Si abbandoni questo protagonismo autocelebrativo e populista e si programmino con tutti gli stakeholder azioni che vedano la partecipazione non solo dei cacciatori e dei selecontrollori ma anche e soprattutto degli operatori agricoli che vivono nelle aree protette e zone contigue e degli operatori del settore carne che vogliono inserire nelle proprie attività di commercializzazione e trasformazione i capi abbattuti e prelevati attraverso l’uso dei recinti e chiusini di cattura.

Lavoro e azioni di squadre, portatori di interesse, unica garanzia per ottenere un percorso di contenimento della popolazione dei cinghiali in sovrannumero e trasformare il problema in risorsa. Questo è il percorso che deve seguire una Regione che si vuole proporre come esempio.

Avv. Dina Sileo

(Coordinatore Regionale “Vicario” di Forza Italia)

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