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Bilancio Arpab 2014, via libera dalla seconda Commissione

La seconda Commissione del Consiglio regionale (Bilancio e programmazione) ha espresso oggi parere favorevole a maggioranza sul disegno di legge della Giunta riguardante il “Bilancio di previsione per l’esercizio 2014 e bilancio pluriennale relativo al triennio 2104/2016 dell’Arpab”. Il provvedimento, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, è stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri Polese (Pd), Galante (Ri), Pietrantuono (Psi) e Bradascio (Pp) e con il voto contrario di Romaniello e Pace (Gruppo Misto), Napoli (Pdl-Fi) e del presidente della Commissione Rosa (Lb-Fdi). Con due successive votazioni la Commissione ha inoltre deciso all’unanimità (presenti al momento del voto il presidente Rosa e i consiglieri Romaniello, Pace e Napoli) di inviare tutta la documentazione relativa a questo procedimento alla procura della Corte dei Conti ed ai competenti uffici della Giunta per le valutazioni del caso.
Il dibattito sul bilancio 2014 dell’Arpab, che era già stato oggetto di alcune audizioni nelle settimane scorse, è stato aperto dall’annuncio di due comunicazioni giunte alla Commissione mentre erano in corso i lavori. Con la prima, indirizzata ai consiglieri ma non alla seconda Ccp dal dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze, Elio Manti, si precisa “che i documenti forniti dagli uffici regionali al Consiglio sono tutti quelli in nostro possesso, utili alla corretta analisi delle procedure amministrative e della gestione finanziaria operata dall’Agenzia nel corso del 2014”. A riguardo, il presidente Rosa ha annunciato che chiederà a Manti di esplicitare il significato di questa comunicazione, alla luce dell’audizione svolta nella precedente riunione nella quale lo stesso Manti si era riservato di inviare alla Commissione la documentazione relativa a tutte le interlocuzioni intercorse tra l’Arpab e la Regione in merito ai documenti contabili in esame.
Nella seconda comunicazione, a firma del presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’Arpab, Michele Ielpo, a cui era stato chiesto di esprimersi sulla gestione provvisoria 2014 dell’Arpab, è scritto tra l’altro che “applicando al 2014 la normativa prevista nel principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria si deve dire, senza entrare nel merito, che anche l’acquisto di un reagente chimico necessario per la normale attività di laboratorio è da considerarsi in violazione alla normativa”. “Si ricorda – è scritto ancora nella nota – che la Regione ha comunque proceduto ad erogare, seppur in parte, gli stanziamenti previsti per l’Ente nel corso del 2014, senza eccepire la mancanza di un bilancio approvato”. I revisori segnalano infine che “la ritardata approvazione del bilancio 2014, unitamente a quello di previsione 2015 comporta serie problematiche oltre che gestionali anche in termini di tempestività dei pagamenti e onerosità aggiunta per interessi di mora, il che è da valutare in ottica di possibile danno erariale”. Per questo motivo viene annunciato “l’invio della presente per conoscenza in Corte dei Conti Sezione Basilicata”.
Dopo la lettura delle due comunicazioni si è sviluppato un ampio dibattito. In particolare Galante e Polese hanno sostenuto che occorre distinguere l’approvazione del bilancio, da cui dipende la possibilità da parte dell’Ente di erogare i servizi, dagli aspetti anomali della procedura, che vanno segnalati all’ufficio competente al controllo che valuterà se inviare gli atti alla Corte dei Conti. Napoli, Pace, Rosa e Romaniello hanno invece condiviso la proposta avanzata da Perrino, per il quale è opportuno inviare preventivamente tutti gli atti alla Corte dei Conti e votare il disegno di legge in Commissione solo dopo il pronunciamento della magistratura contabile. Prima delle votazioni Perrino ha abbandonato la riunione.
Oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi), hanno partecipato alla seduta della Commissione consiglieri Mario Polese (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Paolo Galante (Ri), Giovanni Perrino (M5s), Francesco Pietrantuono (Psi) e Michele Napoli.

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