BasilicataCronaca

Bosco Pantano…oasi bruciata

Che tristezza le immagini spettrali, infernali lasciateci il giorno dopo l’incendio al Bosco Pantano di Policoro.
A noi di Legambiente è tornato di colpo il passato quando, nel marzo del 1985, ci costituimmo in associazione per salvaguardare il bosco dagli incendi dolosi, molto diffusi in quel periodo, per trasformare in frutteti ciò che era rimasto del Bosco Pantano, dopo la Riforma Fondiaria. Lo chiamavamo “Amazzonia”, questa meravigliosa foresta planiziale, ci battemmo con tante amministrazioni, da quelle comunali a quelle regionali, affinchè diventasse riserva regionale. Così fu!
Purtroppo siamo stati incapaci di preservarlo dagli attacchi delinquenziali per poterlo poi consegnare ai nostri figli, agli abitanti futuri della nostra città, pertanto, resta solo un’eredità bruciata in poche ore.
Non ci sono sconti per nessuno perché ognuno di noi ha degli impegni civili e dei doveri verso le future generazioni.
Sicuramente ci sono delle grosse responsabilità e lì che bisogna ricercarle per andare a capo di chi doveva o poteva fare per evitare ciò che è successo , per esempio: se esiste un piano di emergenza e come è stato sviluppato, se è partito il piano di prevenzione antincendio 2011  alla data odierna.
Tanti sarebbero gli interrogativi , certamente non vogliamo creare polemiche, ma crediamo che tanti cittadini di Policoro avranno l’amaro in bocca come  ce l’abbiamo noi in questo momento. Ragionare con il senno del poi è facile, ma diciamocelo chiaramente mancano i controlli, se pensiamo che nella pineta di Policoro, anch’essa vittima di questo incendio, quante volte il circolo Legambiente di Policoro, proprio in questi giorni, ha segnalato la presenza di moto di grossa cilindrata che si addentrano all’interno, nonostante il divieto, e nulla si è mosso. Sappiamo tutti che la marmitta può incendiare l’erba secca e creare rischi di incendio. Allora ci rendiamo conto quanto sia importante la prevenzione, una buona prevenzione è vita sicura per noi e per l’ambiente.
Addio Bosco Pantano di Policoro lodato da tanti poeti e ucciso da noi uomini crudeli, che non diventi in futuro una golosità per i tanti speculatori o affamati di cemento !

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