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Centro Studi Basilicata esprime solidarietà alla sindaca di Venosa

Registriamo ancora una volta un grave episodio di viltà contro un amministratore, una Sindaca, alla quale non vogliamo far mancare la nostra vicinanza e solidarietà. È facile continuare ad affermare che nella nostra regione le istituzioni non si schierano dalla parte delle donne o se lo fanno si esprimono in maniera debole, a volte addirittura faziosa, o non assumendo una posizione chiara e netta. Sessismo, molestie e violenza nei confronti delle donne impegnate in politica sono spesso ignorati. L’indignazione di facciata non serve a nessuno. Se è vero che siamo lontanissimi da una piena uguaglianza di genere, è vero anche che possiamo e dobbiamo iniziare a puntare verso una uguaglianza di genere. Il consigliere regionale Leggieri è tra i pochi che ha posto la problematica, evidenziando i punti nevralgici e riprendendo i diversi fatti verificatisi ai danni delle donne lucane impegnate in politica, e noi come centro studi accogliamo pienamente il suo pensiero a riflettere
seriamente su questo. Fatti e non parole, esempi e non slogan. Come? Distinguendo e​ sostenendo senza se e senza ma chi lotta quotidianamente per il bene comune e allontanando ed indignandosi verso chi lotta per i propri interessi. Dobbiamo far comprendere ai giovani che un futuro diverso e di uguaglianza è possibile, e tutti abbiamo il dovere di lottare in tal senso, a diverso titolo. Questo vile episodio contro la Sindaca Marianna siamo certi che la indurrà ad andare avanti con maggiore determinazione. Ma abbiamo bisogno di una energia civile che stigmatizzi questi comportamenti e le persone che ne sono gli autori, altrimenti tutto è consentito, e questi episodi si ripeteranno sempre con maggiore frequenza. Come possiamo esprimere solidarietà a chi è vittima di violenze e poi continuare a non far nulla e a consentire a chi è autore (o sospettato) di tali violenze a rappresentare le istituzioni o la politica? Ed ancora, perché ci sono uomini presunti colpevoli a cui si chiedono le dimissioni, e ad altri uomini presunti colpevoli seguono invece premi di carriera o simili? Che credibilità offriamo? Stiamo rendendo tutto “mostruosamente normale”, ma è tutto solo mostruoso e non normale. Oggi l’abbraccio è per Marianna Iovanni e per tutte quelle donne che sono state vittime di atti così vili. Spero che i prossimi abbracci alle donne che decidono di spendersi per la politica siano solo di auguri di buon lavoro a difesa e valorizzazione dei nostri territori e di chi li abita. Noi ci siamo, ed il prossimo 9 settembre come centro Studi Basilicata unitamente ad altri Sindaci saremo a Venosa per un sit-in di solidarietà contro la violenza in genere
e di genere.
Coordinamento Centro Studi
Progetto Basilicata
Anna Maria Scalise

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