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Contrasto alla Xylella, Di Gioia: “I trattamenti previsti sono sicuri per l’ambiente e per il bio”

L’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia dichiara:
“A seguito del monitoraggio degli insetti vettori della xylella, è stata rilevata la presenza sul territorio dello stadio adulto di Philaenus spumarius (“sputacchina”),  vettore principale del batterio. L’adulto è alato e si sposta dalle erbe spontanee alle piante di olivo su cui, nutrendosi di  linfa, può  acquisire il batterio da piante di olivo infette e trasmetterlo a piante sane.
La forma giovanile è stata combattuta nei mesi di marzo-aprile, attraverso le lavorazioni meccaniche del terreno.
Ora è necessario intervenire contro gli adulti con due trattamenti specifici da effettuarsi nel periodo da maggio ad agosto.
Queste disposizioni si ricavano dal Decreto Ministeriale ” Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa” del 13/02/2018, che recepisce la Decisione UE/789/2015 e successive modifiche.
Il primo trattamento è da effettuare subito; per il secondo trattamento saranno fornite  indicazioni dal Servizio fitosanitario regionale sul periodo ottimale in cui intervenire.
Le aziende condotte in integrato devono utilizzare insetticidi già specificamente autorizzati su olivo nei confronti del vettore, a base di acetamiprid o di deltametrina.
Per le aziende condotte in biologico, la Regione tramite l’osservatorio fitosanitario ha avanzato richiesta al ministero della salute di autorizzazione eccezionale per prodotti a base di spinosad o olio essenziale di arancio dolce, già in uso e autorizzati in agricoltura biologica.
Nelle more dell’autorizzazione, negli oliveti biologici sarà possibile intervenire impiegando  prodotti già autorizzati in Bio sull’olivo.
Come si evince, risultano infondate le polemiche circa un uso indiscriminato, improprio o anomalo di prodotti chimici nocivi all’ambiente. I trattamenti sono già in uso da anni e sono praticati in tutte le Regioni italiane con modularità ed intensità diverse a seconda delle esigenze. In più la Regione Puglia sta costantemente ridefinendo le misure fitosanitarie da applicare nel territorio regionale (allegato IV del DM) tenendo conto degli eventi che sono sopravvenuti successivamente al decreto, proprio per essere costantemente sintonizzata con le più avanzate teorie scientifiche e le ultime norme di volta in volta adottate.
Diversi eventi sono i fatti nuovi già determinanti: aggiornamento delle aree  delimitate; identificazione di altri due insetti vettori della xylella; una decisione della commissione che impone delle restrizioni all’utilizzo di alcuni neonicotinoidi; l’autorizzazione all’uso contro il philaenus della deltametrina; varietà di olivo resistenti.
Il tono allarmistico relativo all’obbligo di effettuare due trattamenti contro il vettore, è privo di qualsiasi fondamento scientifico, in considerazione che su olivo sono già autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata 56 sostanze attive, tra le quali,  20 ad attività insetticida, che comprendono 4 sostanze appartenenti ai piretroidi, compresa la deltametrina, recentemente autorizzata per l’impiego contro il vettore.
Inoltre, si evidenzia che, prima che un prodotto fitosanitario venga autorizzato per uno o più usi, lo stesso è sottoposto ad una rigorosa valutazione dei rischi in merito a: proprietà chimico-fisiche, tossicologia (riferita a consumatori e operatori), metabolismo e residui, destino ambientale, eco-tossicologia ed efficacia in linea con i processi autorizzativi nazionali ed europei adottati da tutti i paesi dell’unione Europea (Reg 1107/2009).
In relazione a quanto paventato come rischio per i turisti, inoltre, l’osservatorio Fitosaniotario Regionale fa sapere che non risulta vi sia alcun allarme per la cittadinanza o per i turisti legato all’impiego di prodotti fitosanitari né si può ritenere la Puglia una regione nella quale avvengono pratiche anomale o ad oggi ambientalmente non sostenibili.
In altre Regioni italiane con ampie superfici interessate da colture di rilievo nazionale si evidenziano intensità di intervento quanto meno equivalente per: agrumi (56 sostanze attive autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata, tra cui  19 ad attività insetticida, che comprendono anche sostanze appartenenti a piretroidi e neonocotinoidi),  melo (151 sostanze attive autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata, tra cui  40 ad attività insetticida, che comprendono anche sostanze appartenenti a piretroidi e neonocotinoidi), pero  (141 sostanze attive autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata, tra cui  39 ad attività insetticida, che comprendono anche sostanze appartenenti a piretroidi e neonocotinoidi), mais (64 sostanze attive autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata, tra cui  20 ad attività insetticida, che comprendono anche sostanze appartenenti ai piretroidi), frumento (87 sostanze attive autorizzate e impiegabili in regime di protezione integrata, tra cui  15 ad attività insetticida, che comprendono anche sostanze appartenenti a piretroidi e neonocotinoidi).
Siamo consapevoli che la situazione è complessa, ma per la Regione Puglia, il modo per poter assolvere al proprio compito è quello di rispettare le leggi e affidarsi nei propri provvedimenti alle posizioni scientifiche più autorevoli e condivise al fine di tutelare il bene primario della difesa della nostra agricoltura”.

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