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Coronavirus, De Bonis e Lonardo chiedono al ministro Bellanova di agire contro le speculazioni sulle semole

Se è vero che l’apparenza inganna, nel caso del grano e delle semole l’inganno è gigantesco. In un momento in cui a causa dell’emergenza vi è un’impennata nelle vendite di farina, si diffonde la notizia per cui l’esaurimento delle scorte sarebbe dovuto a un rialzo dei prezzi del grano. Nulla di più falso. Basta osservare la piazza di Foggia e Altamura per verificare che il prezzo del grano duro non ha subito alcuna variazione, rimanendo a 30 euro al quintale. Vale la pena ricordare che il grano italiano da anni è soggetto a ribassi a causa dell’invasione di grani stranieri di qualità inferiore. Eppure, la produzione di grano rimane la più diffusa in Italia e in Europa e avrebbe i numeri per coprire totalmente il fabbisogno nazionale, se si mettessero in campo serie strategie politiche in questo senso. Il forte incremento dei prezzi delle semole non trova quindi nessuna giustificazione, visto l’aumento della produzione molitoria di circa l’80%. L’unica spiegazione plausibile è che vi sia una grave speculazione in atto, a danno dei produttori di grano e dei consumatori. Lo stesso presidente dei panificatori della Campania, Domenico Filosa, ha affermato che sulla filiera del grano c’è ‘una speculazione’ e che ‘si stanno verificando gravi atti di sciacallaggio nel settore della panificazione’. Da molto tempo, ben prima della pandemia, agiamo per attivare le autorità politiche e giudiziarie su questa grave distorsione del mercato. Ultima, in ordine di tempo, l’interrogazione che abbiamo presentato pochi giorni fa alla Ministra Bellanova perché faccia chiarezza su queste attività speculative e valuti la possibilità di coinvolgere l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ci auguriamo vivamente che la Ministra metta da parte le spiegazioni fantasiose e parziali, per usare un eufemismo, di alcune associazioni di categoria e dia ascolto a chi da anni si batte per una produzione sana ed equa. In un momento come questo, non si tratta più soltanto di lungimiranza politica ma di dovere morale”.

 

Lo hanno dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, e la senatrice Sandra Lonardo, nel commentare le notizie di stampa su una presunta scarsità di prodotti trasformati a causa di rialzi nel prezzo della materia prima grano. A tal proposito è stata presentata nei giorni scorsi un’interrogazione alla ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, sollecitando un coinvolgimento dell’Agcm. L’interrogazione è consultabile al link:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1149933/index.html.   

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