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Crac del gruppo “Fusillo” di Noci, notificato l’avviso di chiusura indagini per 14 persone

Sono 14 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crac del gruppo imprenditoriale Fusillo di Noci. Tra di loro ci sono anche imprenditori ed ex vertici della Banca Popolare di Bari, ovvero Marco e Gianluca Jacobini, rispettivamente ex presidente ed ex condirettore generale della banca, l’ex amministratore delegato dell’istituto di credito barese, Giorgio Papa e poi, tra gli altri, gli imprenditori Emanuele, Giacomo, Giovanni e Vito Fusillo. A tutti loro è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I reati contestati sono di autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta, quella che avrebbe coinvolto le società Fimco e Maiora del gruppo Fusillo. Stando alle indagini, svolte dalla Guardia di Finanza, l’istituto di credito barese avrebbe avuto un ruolo nel fallimento delle società, gestendo di fatto gran parte delle operazioni finanziarie che lo hanno determinato. Nel dettaglio, secondo l’accusa, il crac del 2019 sarebbe stato provocato da una serie di operazioni con cui gli imprenditori, con la complicità dei vertici della banca, avrebbero sperperato i beni dell’azienda, tramite cessioni di quote e di immobili per un valore di circa 93 milioni di euro, accumulando debiti per circa 430 milioni di euro.

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