BasilicataCronaca

Crollo palazzina in vico Piave, la Procura della Repubblica notifica 12 avvisi di garanzia

palazzina crollata 2Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera sono stati notificati 12 avvisi di garanzia da parte dei Carabinieri, a seguito del crollo della palazzina in vico Piave a Matera avvenuto lo scorso 11 gennaio. Gli indagati dovranno rispondere di disastro, omicidio e lesioni colpose. A seguito dell’indagine coordinata dal pm Annunziata Cazzetta, nell’elenco figurano imprese, due proprietari della palazzina crollata (l’ingegnere Nicola Oreste e sua moglie Ornella Cianfrone, residenti nell’appartamento in cui è stata realizzata una sopraelevazione), due tecnici dei Vigili del Fuoco, gli ingegneri Domenico Masciandaro e Maddalena Lisanti, che hanno effettuato i sopralluoghi nelle settimane precedenti al crollo e redatto verbali dopo i sopralluoghi stessi, e due funzionari del Comune di Matera.

Nicola Oreste, ingegnere presso l’ufficio Sassi del municipio materano, è stato estratto vivo dopo 12 lunghe ore di attesa e scavi, mentre Antonella Favale è spirata. Oreste, attualmente, è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.

Avviso di garanzia inviato anche a Nicola Andrisani, proprietario del locale al piano terra interessato da lavori di ristrutturazione per avviare un’attività di ristorazione (lavori ai quali si sarebbero opposti nei mesi scorsi i condomini della palazzina crollata), il progettista dei lavori (l’architetto Rossella Bisceglie), il direttore di cantiere Francesco Paolo Andrisani, l’autore dei calcoli statici nel cantiere (l’ingegnere Francesco Paolo Luceri), il signor Emanuele Taccardi, titolare dell’impresa Rieco che si occupava di lavori di ristrutturazione dei locali al piano terra, il collaudatore dei lavori in corso d’opera ingegnere Vincenzo Andrisani, il tecnico del Comune di Matera ingegnere Emanuele Lamacchia Acito, autore del verbale relativo al sopralluogo del 23 dicembre 2013 e Delia Maria Tommaselli, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale dei lavori pubblici.

Il provvedimento è stato notificato per conoscenza ad altre 42 persone, che risultano parti lese nell’inchiesta coordinata dal pm Cazzetta: si tratta di parenti delle persone vittime del crollo, proprietari e inquilini che avevano preso in affitto uno degli appartamenti della palazzina crollata.

 

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