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Il discorso di Mons. Caiazzo per Don Rocco Pennacchio nominato arcivescovo di Fermo

Sarai Vescovo, carissimo Don Rocco, fissando il tuo sguardo su Gesù e Gesù crocifisso. Sull’altare della croce viene celebrata la vera eucaristia: “prendi e mangia, questo è il mio corpo…Prendi e bevi, questo è il mio sangue”. La fonte dell’amore, il nutrimento, la forza, li troverai contemplando ogni giorno l’esaltazione della Croce. L’opera che Dio ha compiuto nella tua vita è nota a tutti. Vocazione adulta, maturata nel cammino dell’Azione Cattolica che hai servito come presidente diocesano e incaricato regionale, collaborando con il centro nazionale. Durante la visita di S. Giovanni Paolo II a Matera sei stato tu, a nome dei giovani e del laicato materano, a rivolgere il saluto e il messaggio, sotto lo sguardo materno della Madonna della Bruna, nostra Patrona e protettrice.
Impiegato di prima classe presso il Banco di Napoli, dopo 10 anni di lavoro sei entrato nel Seminario di Potenza conseguendo, con il massimo dei voti, il Baccelierato in Teologia e subito dopo, il 4 luglio del 1998 sei stato ordinato presbitero da S. E. Mons. Antonio Ciliberti, che sicuramente è in festa con noi in cielo e benedice questo momento.
Dopo aver intrapreso gli studi di specializzazione, hai conseguito nel 2006 la Licenza in Antropologia Teologica presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta, conseguendo la votazione “Summa cum laude” Da sacerdote hai svolto il tuo ministero come Vicario Parrocchiale presso la parrocchia San Paolo Apostolo in Matera; come Assistente diocesano della FUCI e del Settore Giovani di AC; come Insegnante di Religione Cattolica presso l’Istituto Tecnico Industriale e il Liceo Classico di Matera; come responsabile diocesano all’orientamento dei giovani al sacerdozio; come Economo Diocesano; come membro del Consiglio Presbiterale, come Assistente diocesano degli Adulti di Azione Cattolica; come Membro del CdA della Residenza assistenziale “Mons. Brancaccio” ONLUS; come Amministratore Parrocchiale della parrocchia Mater Ecclesiae in Bernalda; come Assistente del gruppo Missionarie della Regalità e, dal 2003, predicatore di esercizi spirituali presso lo stesso Istituto Secolare; come Presidente del CdA della “
Fondazione Legato Volpe ONLUS”; dal 2011 al 2017, Economo della Conferenza Episcopale Italiana
Dal 2016, con mia nomina, sei stato Parroco di S. Pio X in Matera. Carissimo Don Rocco, anche se non c’è bisogno che te lo dica, sono certo che, come ci ricorda continuamente Papa Francesco, tu sei il vescovo ideale per vivere e aiutare “la Chiesa” in uscita. Ed è significativo che da Matera “esci” e “vai” a Fermo, a 500 km di distanza per essere pastore e stare in mezzo a questa porzione di gregge per servirlo, amarlo, condurlo, guidarlo. Metti a disposizione quell’umiltà e umanità che ti hanno sempre contraddistinto: sono la vera ricchezza alla quale tutti potranno attingere. Sull’esempio di Benedetto XVI e Papa Francesco sii “umile servitore nella vigna del Signore”.
A S. E. Mons. Luigi Conte, Arcivescovo Metropolita uscente di Fermo, a nome di tutta la nostra Chiesa, ho partecipato la nostra gioia. Lui è felicissimo che Papa Francesco abbia scelto Don Rocco, consapevole che l’Arcidiocesi di Matera – Irsina si priva di una “colonna”. Gli ho detto: lo facciamo volentieri certi che, attraverso il “SI” di Don Rocco, si spalancano gli spazi dell’amore. Ti affidiamo, carissimo Don Rocco, alla Vergine Santa, che noi veneriamo sotto il dolce titolo di Madonna della Bruna. Ai piedi della Croce viene affidata a te e tu a lei da Gesù, Maestro e Signore, che ti ha scelto, costituito e inviato. I nostri santi compatroni S. Eufemia, S. Eustachio e S. Giovanni da Matera pregheranno sempre per te insieme a noi che ti accompagneremo e ti seguiremo sempre nel tuo nuovo ministero da Vescovo.
†Antonio Giuseppe Caiazzo
Arcivescovo di Matera – Irsina

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