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Due interrogazioni del consigliere Romaniello al presidente della giunta di Basilicata

Industrie del Basento e contratto di affidamento tra Regione e Associazione Allevatori al centro di due interrogazioni del consigliere Romaniello (Gm) al Presidente e alla Giunta regionale.
Con la prima interrogazione il consigliere Romaniello chiede delucidazioni in merito al destino dei lavoratori delle industrie del Basento. “Nonostante i numerosi incontri intercorsi tra il dipartimento Politiche di Sviluppo e Lavoro, Comune di Potenza e Asi – afferma l’esponente politico – si sono registrati ritardi nella realizzazione del programma di investimento volto al recupero dell’area ex Magneti Marelli”. Romaniello chiede di conoscere “quali siano ancora gli ostacoli da superare, a otto anni dall’apertura della vertenza, per realizzare il recupero dell’area produttiva e il ricollocamento di tutti i lavoratori”.
“A seguito del fallimento delle industrie del Basento, dopo il periodo di Cigs – ricorda Romaniello – i lavoratori furono collocati in mobilità, anche alla luce della proposta della Retail building srl, nuova proprietaria dell’area ex Magneti Marelli, di realizzare un parco commerciale e direzionale e che, in più occasioni, i rappresentanti della società si sono detti disponibili ad assumere il personale in mobilità”.
Con la seconda interrogazione Romaniello dopo aver rilevato che “il Sindacato Italiano Veterinari ha inviato una lettera al Ministero della Salute e ai vari organi competenti della regione Basilicata evidenziando alcune criticità relative al contratto di affidamento del servizio di controllo della zoonosi da trichinella sulla specie cinghiale, stipulato tra Regione Basilicata e Associazione Allevatori  della Basilicata” chiede al Presidente e alla Giunta regionale” se le osservazioni del Sindacato Veterinari siano state prese in considerazione e per quale motivo la Regione Basilicata abbia sottoscritto il contratto di affidamento dei controlli unicamente con l’Associazione Allevatori, peraltro senza alcuna evidenza pubblica”.

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