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Elezioni regionali, PD-M5S, niente primarie in Basilicata e convergono per la candidatura di Chiorazzo

Le prossime elezioni regionali in programma  in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria, continuano a rivestire un ruolo primario tra le forze politiche nazionali. Un ulteriore banco di prova per il governo nazionale proprio nell’anno delle europee. La conferma di elezioni primarie come strumento poco funzionale è ribadito dalla segretaria PD Schlein,  in un articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera,  in cui l’alleanza con il M5s viene vista come condizione imprescindibile per contrastare il centrodestra. Il Partito democratico avrebbe scelto di mettere da parte lo strumento delle primarie , per cercare e consolidare singole intese con i Cinque stelle, nelle varie regioni italiane. Una strategia che come riportato  dal  Corriere  non contempla alcuna consultazione dal basso in Sardegna, dove il campo largo sarà guidato da Alessandra Todde, come pure in Piemonte, Umbria e Abruzzo. In Basilicata,  la convergenza  del campo largo di centrosinistra ricadrà sul nome di Angelo Chiorazzo, ritenuto la migliore sintesi per riconquistare la Regione, come dichiarato nei giorni scorsi dal segretario regionale Pd Lettieri , da alcuni autorevoli  esponenti del Movimento 5 Stelle lucano e ribadito dal sindaco di Genzano di Lucania , Viviana Cervellino, per la quale, “un centrosinistra unito con un candidato autorevole intorno a cui stringersi con un programma condiviso rischia di poter vincere le elezioni”. 

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