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Excelsior, aumenta la domanda di lavoro in Basilicata

Sono 1.460 le assunzioni previste in Basilicata nel terzo trimestre 2011 secondo il periodico monitoraggio effettuato dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere. Un dato che fa segnare alla Basilicata una crescita della domanda prevista di lavoro del 2%, 6 decimali di punto in più rispetto alla media nazionale e di poco sopra la media del Mezzogiorno. Oltre la metà della domanda di lavoro prevista dalle imprese, pari al 57,4%, è concentrata nel settore dei servizi, mentre il restante 42,6% riguarda il settore industriale. Nel 60,1% dei casi le aziende richiedono un’esperienza pregressa, mentre su 100 posti di lavoro offerti oltre 13 sono riferiti a figure professionali di difficile reperimento, un dato, quest’ultimo, che nella provincia di Matera sfiora il 20%.

Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, “si conferma il paradosso del lavoro che c’è ma non si vede pur in un contesto di fortissima disoccupazione e sottoccupazione, specie giovanile. I dati del rapporto Excelsior evidenziano la perdurante difficoltà nel mettere in connessione domanda e offerta di lavoro e, quindi, impongono un concreto ripensamento dei sistemi di intermediazione e la messa in campo di politiche attive del lavoro in grado di correggere lo sfasamento esistente tra chi cerca una nuova occupazione, spesso giovani scolarizzati e donne, e chi, pur in una condizione di stagnazione economica e di aspettative negative, necessita di nuove figure professionali”.

Secondo il segretario della Cisl lucana “dentro il piano per il lavoro e la crescita sottoscritto nelle scorse settimane dai sindacati confederali e da Confindustria con la Regione Basilicata occorrerà mettere in cima alla lista delle priorità il capitolo che riguarda gli incentivi all’occupazione e, allo stesso tempo, bisognerà completare l’architettura del nuovo apprendistato professionalizzante, assicurandone il necessario sostegno finanziario e la dovuta interconnessione con il sistema dell’istruzione tecnica e della formazione professionale, con l’obiettivo di ridurre in maniera strutturale il gap tra competenze richieste e competenze offerte fluidificando ulteriormente il mercato del lavoro”.

 

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