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Finanziaria 2011, De Filippo incontra le parti sociali

“Abbiamo la convinzione che non c’è una puntuale percezione dei tagli che il Governo opererà con la finanziaria, siamo preoccupati perché, in vista della chiusura del percorso parlamentare definitivo, non si annunciano spiragli per ipotesi migliorative”.

Con questa dichiarazione il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha aperto questa mattina l’incontro con le parti sociali per illustrare la manovra finanziaria 2011 della Regione Basilicata alla luce degli effetti che la manovra finanziaria del Governo si appresta a generare su Comuni, Province e Regioni. L’intervento del presidente De Filippo ha avuto una lunga e dettagliata premessa sui minori trasferimenti dello Stato.

“Stiamo collocando la nostra manovra finanziaria” – ha osservato il presidente della Regione Basilicata – “nel tempo più complicato della vita pubblica italiana.  Al netto della Sanità il trasferimento complessivo che lo Stato ha sinora garantito al sistema delle Regioni è stato di circa cinque miliardi e cento milioni di euro. Questo fondo, nella proposta attuale di tagli della manovra finanziaria è stato ridotto di  4 miliardi e 300 milioni di euro, per il 2011,  e di 4 miliardi e cinquecento milioni di euro per il 2012. I tagli alle Regioni, al netto delle risorse per la Sanità, saranno del 85-90 % degli interi trasferimenti. A questo si devono affiancare i tagli previsti dal Patto di Stabilità che, per il 2011, si stabilizzeranno, per le Regioni, intorno a 4 miliardi e cinquecento milioni di euro. Quest’anno, per il Patto di stabilità, la Regione Basilicata potrà spendere non più di 742 milioni di euro, pena l’incameramento delle risorse da parte della Ragioneria dello Stato. La valutazione delle politiche regionali è comunque criticabile ma è bene avere chiaro lo scenario in cui la Regione Basilicata si muove”.

Il presidente De Filippo ha poi commentato i tagli settore per settore.

Per i trasporti  i minori trasferimenti alla Regione Basilicata saranno di circa 30 milioni di euro. “Questo è uno dei tagli più dolorosi secondo le Regioni” – ha continuato- “Da questa azione si darà vita in Italia ad uno dei più grandi problemi sociali degli ultimi cinquant’anni. Riferendosi alla Basilicata De Filippo ha osservato che il solo contratto di servizi con Trenitalia costa circa 26 milioni di euro all’anno. Le riduzioni dello Stato saranno pari a 20 milioni di euro. Molte Regioni italiane non saranno in grado di chiudere il bilancio. Per far quadrare i conti abbiamo ridotto a zero le poste sui contratti di servizio con Trenitalia”. 

De Filippo ha fatto poi l’elenco di una serie di trasferimenti che, secondo le previsioni del Governo, saranno azzerati tra questi: il fondo Viabilità ex legge Bassanini che garantiva un gettito di circa 23 milioni di euro all’anno, il fondo per l’edilizia residenziale agevolata (7 milioni di euro all’anno), la tutela ambientale (7 milioni di euro all’anno), la lotta agli incendi (151 mila euro all’anno ) e il cospicuo taglio sulla salute (circa 15 milioni di euro). 

Nel settore agricolo , ha osservato De Filippo, vengono meno le risorse per le Apa e i Consorzi bonifica esempio con tagli per circa otto milioni di euro. Nel settore della formazione saltano circa 6 milioni di euro all’anno che la Regione ha sinora utilizzato per la formazione, il mercato lavoro, le politiche sociali, il lavoro dei disabili e le borse di studio.

Nonostante nel maxi emendamento del Governo appaia una nuova posta finanziaria per le  borse di studio, i tagli in questa direzione in Basilicata  si attestano comunque intorno ai due terzi del gettito storico.

Azzerato anche il fondo unico per le imprese (di circa 10 milioni di euro) che la Regione in questi anni ha utilizzato per i Fondi di garanzia.

“Nonostante i drammatici tagli previsti dalla manovra finanziaria del Governo, proviamo a fare alcune scelte coraggiose facendo un grande investimento sul futuro.

La finanziaria 2011 punta fortemente al sostegno dello sviluppo della società della conoscenza ed in particolare della scuola, dell’università e della ricerca. Uguale attenzione sarà riservata al sostegno delle imprese, alla tutela della spesa sociale, alle politiche di inclusione  sociale e alla istituzione delle aree di programma. Si proseguirà nel cammino intrapreso per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei Comuni, si apporteranno sostanziali modifiche al servizio idrico integrato e al sistema di gestione dei rifiuti, si darà corso al completamento degli investimenti pubblici già programmati, insieme a un forte impulso all’attuazione delle iniziative e degli investimenti previsti nel Documento Unico di Programmazione. Le problematiche collegate alla devastante riduzione dei fondi trasferiti alle Regioni, unitamente agli obblighi di contenimento della spesa e ai limiti all’indebitamento, non possono che fortemente condizionare le scelte di politica finanziaria del governo regionale in sede di predisposizione della proposta di bilancio di previsione, tuttavia il progetto di bilancio per il 2011 ed il pluriennale 2011-2013 vuole contemperare i fabbisogni di spesa scaturenti dall’attuazione del programma di governo e quelli sollecitati dal mondo esterno.

La manovra finanziaria opera una ragionata razionalizzazione di tutte le risorse a disposizione con la dovuta attenzione alla tenuta dell’equilibrio di bilancio.  Si tratta, in sostanza, di un bilancio che, malgrado la crisi internazionale e i pesanti tagli operati dallo Stato, ribadisce, non senza grandi difficoltà, alcune scelte prioritarie volte alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, alla tenuta del sistema sanitario regionale, al miglioramento della qualità della vita e del welfare, allo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese ma anche alla qualificazione della istruzione universitaria e della ricerca e l’innovazione tecnologica. Tutto ciò – ha concluso De Filippo- è reso possibile da una continua attenzione alla riduzione dei costi e degli sprechi e alla razionalizzazione della finanziabilità della spesa”.

Queste le principali allocazioni di risorse nel bilancio 2011: 10 milioni di euro all’ Università di Basilicata; 1 milione di euro per il miglioramento dei servizi resi agli studenti universitari tramite l’ Ardsu; 1.100.000,00 euro per la stabilizzazione dei Lavoratori Asu Autofinanziati; 1 milione di euro per l’inserimento lavorativo dei soggetti diversamente abili di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68; 420.000 euro  alle Province a sostegno degli studenti diversamente abili (PEI); 1 milione di euro per il sostegno alla qualificazione dei servizi educativi nelle scuole del primo ciclo di istruzione; 4 milioni di euro di fondi regionali per la Cittadinanza solidale; 400.000 euro al  Fondo di Prevenzione e solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione; 10 milioni di euro al Fondo di garanzia per il circolante delle imprese; 22 milioni di euro ai Fondi destinati  alla ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico;  46 milioni di euro ai Fondi destinati  alla politica agricola regionale; 45 milioni di euro ai Fondi per la forestazione; 12,5 milioni di euro al progetto delle “Vie blu”; 138 milioni di euro per la gestione dei servizi di trasporto; 33 milioni di euro per la reindustrializzazione della Val Basento; 2 milioni di euro per la protezione civile e per interventi a seguito di danni per avversità atmosferiche; 40 milioni di euro per il completamento del Programma Operativo VaI D’Agri; 29 milioni di euro per il Senisese;  27,7 milioni di euro per il funzionamento degli Enti e degli Organismi dipendenti dalla Regione. I fondi destinati agli interventi previsti dalla Programmazione Comunitaria 2007-2013 sono i seguenti: 407 milioni di euro FESR; 164 milioni di euro FSE; 3,2 milioni di euro Fep.

A manovra attuale se non interverranno modifiche dell’ultima ora la quantità dei minori trasferimenti alla Regione Basilicata sarà di 112,7 milioni di euro, al netto della sanità. Un possibile ripensamento porterebbe alla riduzione di questa cifra a 88,3 milioni di euro. Ad oggi ci troviamo di fronte all’azzeramento di circa il 90% dei trasferimenti che lo Stato ha sinora garantito alla Regione Basilicata.  “Se la Regione Basilicata non avesse le royalties del petrolio, che quest’anno utilizza al 100% per coprire i servizi essenziali della spesa corrente” – ha concluso De Filippo – “avremmo avuto seri problemi finanziari , al pari della altre Regioni”.

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