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Fondi europei ed internazionali, per il programma Fesr Basilicata raggiunto l’80% della dotazione

“Importanti e positive novità per la Basilicata. Oltre all’annuncio di ieri del governo Meloni e del ministro Fitto sul riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) del ciclo di programmazione 2021/27, per una somma totale di 945 milioni di euro, non può passare inosservata la notizia che le spese già rendicontate per il Programma Fesr Basilicata 2014/2020 hanno raggiunto l’80% della dotazione complessiva e che entro il 31 dicembre 2023 la Regione stima che verrà utilizzato l’intero 100% delle risorse per un totale di 550 milioni di euro”. Così, in una nota stampa, l’on. Chiara Gemma, eurodeputata del Gruppo ECR-Fratelli d’Italia.

“Rispetto al Fesr 2014/2020 – ha spiegato -, esaminando i ritardi di altre regioni del Sud e considerato i problemi causati dal Covid, dalla guerra in Ucraina e da tre cambi di governo, i risultati raggiunti sono di grande rilievo. Basti dire che a marzo scorso le spese rendicontate dai beneficiari rappresentavano il 70% del totale e a fine luglio sono arrivate alll’80%. Questo trend testimonia l’encomiabile lavoro che stanno portando avanti il presidente Bardi, la giunta e gli uffici della Regione Basilicata. Naturalmente, per raggiungere l’obiettivo del 100% al 31 dicembre 2023, le attività da svolgere sono ancora tante e bisogna tenere presente la scadenza del 30 settembre entro la quale la Regione dovrà proporre la rimodulazione del piano finanziario del Programma Fesr all’approvazione del Comitato di sorveglianza e della Commissione Ue.

Stando ai risultati fin qui raggiunti e considerato che il presidente Bardi e la sua giunta stanno operando da tempo per ottimizzare il lavoro della struttura organizzativa e gestionale della Regione, – evidenzia l’eurodeputata – l’obiettivo sarà senz’altro raggiunto. Va anche detto che la Commissione europea, l’Agenzia per la Coesione e il Il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, hanno espresso apprezzamento per il metodo, per i contenuti e la chiarezza della proposta di riprogrammazione. In particolare, la Commissione europea ha riscontrato con piacere che la rimodulazione non ha comportato tagli sulle tematiche ambientali ed ha apprezzato la politica di salvaguardia messa in campo dalla Regione che consentirà di assicurare la realizzazione e completamento di tutti gli investimenti programmati che non si concluderanno entro 31 dicembre 2023.

Entro il 2027 – ha concluso l’on. Gemma – la Basilicata dovrà spendere circa due miliardi e mezzo di euro provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), dal fondo sociale europeo (Fse+) e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Si tratta di cifre enormi che potranno cambiare il futuro della regione e dare una svolta alle tante problematiche ed emergenze del territorio lucano.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario però che gli investimenti vengano gestiti con la massima oculatezza e senza gli sprechi e i ritardi dei decenni scorsi. Su questo siamo certi che l’attuale esecutivo regionale lo garantirà”.

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