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Fondo Sviluppo e Coesione, la CGIL Puglia attacca il Governo

“Se venisse confermata la diffusa lettura del documento del governo relativo all’uso delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, vincolate a spese di investimento, saremmo di fronte all’ennesimo atto anti sociale che trascura il grave e diffuso disagio che investe tanti cittadini soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno”. Lo ha dichiarato la segretaria della Cgil Puglia Gigia Bucci, in riferimento allo sblocco dei fondi del programma Fsc. 
“Un governo che aumenta la precarietà del lavoro, che cancella il reddito di cittadinanza, che attua politiche fiscali a vantaggio dei più ricchi, che premia gli evasori, che definanzia la sanità, che rifiuta la discussione sul salario minimo e sulla riforma delle pensioni, che spinge sull’autonomia differenziata, ora impedisce alle Regioni di destinare quota parte delle risorse del Fsc a progetti di inclusione sociale così come alla cultura, che è uno degli asset fondamentali sia per una larga parte del mondo del lavoro per sua natura precaria, che per la valorizzazione dei beni culturali e la sua fruizione a vantaggio anche del settore turistico, fondamentale per le regioni del Sud. – ha detto Bucci – Il 7 ottobre tutto il mondo delle associazioni di impegno civile e sociale, assieme alla Cgil, manifesterà a Roma e lo slogan sarà ‘La Via Maestra. Insieme per la Costituzione’.

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