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Fonti del Vulture, siglato accordo sul premio di produttività

I lavoratori della Fonti del Vulture di Rionero (gruppo Coca Cola) potranno beneficiare di un premio massimo di produttività di 3.600 euro lordi nel triennio 2013-2015. È questo uno dei punti qualificanti del nuovo contratto di secondo livello siglato nei giorni scorsi e approvato ieri in assemblea dai circa cento dipendenti dell’azienda. Il premio di produttività sarà erogato in tre rate annuali: 1.150 euro nel 2013 e nel 2014 e 1.300 euro nel 2015, e sarà tassato al 10 per cento, così come stabilisce il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013. Le parti firmatarie, nel ribadire la centralità delle relazioni industriali, convengono inoltre “nel ricercare e attuare modelli di organizzazione che permettano di cogliere al meglio le opportunità in un mercato per sua natura mutevole, flessibile e caratterizzato da forte stagionalità”. Nel nuovo contratto aziendale Fonti del Vulture “conferma il proprio impegno per nuove occasioni di occupazione, in particolar modo giovanile, sia temporanea che stabile”, anche ricorrendo allo strumento dell’apprendistato.

Per la delegazione sindacale di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – composta rispettivamente da Antonio Lapadula, Giuseppe Romano, Vincenzo Esposito, Giuseppe Burdi, Gerardo Nardiello e Rocco Coviello – “pur in un contesto economico e sociale oggettivamente difficile, anche per il settore alimentare, questo contratto conferma la bontà di un modello di contrattazione fondato sulla cooperazione tra le parti. Il premio di produttività che abbiamo concordato con Fonti del Vulture assicura un cospicuo reddito aggiuntivo ai bilanci familiari e incrementa in modo considerevole il potere di acquisto. Si tratta di un accordo che possiamo considerare anti-ciclico perché sostiene la ripresa dei consumi interni anche attraverso la tassazione agevolata dei premi di risultato. Il nostro auspicio è che, passata la bufera della crisi, si possano creare le condizioni per nuovi posti di lavoro, specie per i tanti giovani lucani inoccupati e disoccupati, cogliendo pienamente tutte le opportunità offerte dagli strumenti di flessibilità in entrata, a partire dal contratto di apprendistato”.

 

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