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Forum Sanità, la Regione Puglia premiata per la “rete Parkinson”

La sanità pugliese è stata premiata al Forum Sanità con la Rete Parkinson: infatti la piattaforma di Clinical Governance Rete Parkinson ha ricevuto una menzione speciale per la Sezione DATA-DRIVEN HEALTH. A ritirare il premio è stato il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro.

“La Regione Puglia è la prima regione italiana ad aver sviluppato una piattaforma unica regionale per la malattia di Parkinson – ha dichiarato  il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.  Il premio ricevuto testimonia ancora una volta il grande impegno della Puglia nella sanità digitale che si aggiunge alle altre iniziative premiate quali SmartHealth e la piattaforma Corehealth. In questo caso sono ancora più contento in quanto la malattia di Parkinson affligge tanti pazienti, aver realizzato una piattaforma che ne monitora la patologia è essenziale per migliorare la prevenzione e la cura”.

“Sono onorato del premio ricevuto che ci inserisce tra le migliori realtà italiane e testimonia ancora una volta la qualità dei sistemi informativi che stiamo implementando in Puglia, anche grazie all’efficace uso dei fondi coesione– aggiunge il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro – il progetto è stato realizzato in collaborazione con la ASL di Lecce, azienda capofila per conto della Regione Puglia, e rappresenta l’esempio di una governance amministrativa efficace e di successo. In questo momento il mio pensiero va a chi ha consentito tutto questo, il responsabile scientifico del progetto, dott. Francesco Cacciatore, la ASL di Lecce, le strutture tecniche del Dipartimento Salute, la dott.ssa Caroli e la dott.ssa Ladalardo, che hanno ideato e portato avanti il progetto ognuno per le proprie competenze, il fornitore CLE srl che ha sviluppato la soluzione per conto della Regione Puglia”.

“Da medico, prima ancora che da assessore, sono contento del riconoscimento da parte del FORUM Sanità che ha valutato oltre 60 candidature in Italia – dice l’assessore alla Salute Rocco Palese. Grazie a Rete Parkinson i professionisti sanitari hanno a disposizione un registro delle visite per osservare l’andamento temporale della terapia farmacologica e della sintomatologia del paziente. Il progetto prevede il coinvolgimento anche dei Medici di Medicina Generale, che possono tener traccia delle analisi, dei test clinici, dei trattamenti e delle diagnosi che i medici specialisti registrano nel corso delle visite per meglio integrare le proprie cure. Il paziente, sotto la guida del medico, può comprendere in maniera più efficace ciò che sta succedendo al suo corpo ed affrontare in maniera più consapevole le decisioni che lo specialista intraprende riguardanti il suo percorso di cura”.

La realizzazione della piattaforma prevede un supporto digitale dalla presa in carico del paziente fino alle visite di follow-up negli oltre 60 centri Regionali di Assistenza Parkinson in Puglia, con archiviazione digitale di tutte le informazioni ed i dati raccolti durante le visite del paziente ed i relativi follow-up, sia PRI (Progetto Riabilitativo Individuale) che PAI (Piano di Assistenza Individuale), oltre che farmaceutico. In particolare, la piattaforma permette di registrare:

  • L’anagrafica degli assistiti,
  • l’anagrafica degli operatori
  • La gestione accessi (1° visita e controlli)
  • Il follow-up clinico (Anamnesi – Esame Obiettivo – Test clinici)
  • Le prescrizioni terapeutiche
  • Le prescrizioni Programma Assistenziale e Riabilitativo, Protesi e Ausili

 

Per lo sviluppo della piattaforma, già finalista per il premio Forum Sanità e realizzata grazie all’utilizzo dei finanziamenti del FSC 2014-2020, sono state coinvolte sia figure tecniche, quali ricercatori e sviluppatori, sia figure esperte di dominio medico, quindi medici neurologi specializzati in malattia di Parkinson. Da dicembre 2021 ad oggi la piattaforma viene utilizzata attivamente in 14 strutture ospedaliere e 20 tra cliniche e poliambulatori della regione Puglia. Nel complesso sono attualmente monitorati circa 2800 pazienti.

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