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La Giostra 2000 vittima dei ritardi di pagamento. A rischio servizi e lavoratori

“Constatiamo con crescente stupore il tentativo sistematico e paradossale di attribuire ad una nostra cooperativa associata, la cooperativa sociale La Giostra 2000 di Potenza, le responsabilità di una vicenda che la vede invece vittima – al pari di molte altre cooperative che gestiscono attività di servizi nel comune di Potenza – di una situazione derivante dal mancato incasso di crediti da parte dell’amministrazione comunale (circa 400mila euro) che naturalmente si ripercuote sui lavoratori della società, i quali non percepiscono da alcuni mesi le proprie spettanze”. È questa l’amara considerazione del presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e di Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia.

Tale atteggiamento rischia di soffocare e spazzare via quel poco di iniziativa imprenditoriale rimasto sul territorio. Le cooperative tutte, al pari delle altre imprese, non possono essere considerate come le banche delle pubbliche amministrazioni, costrette puntualmente ad anticipare risorse a loro dovute. In più quando è noto che il sistema creditizio, oggi, concede solo in rari casi ulteriori affidamenti: molti amministratori di cooperative si sono così esposti personalmente, impegnando i propri beni e patrimoni per disporre della liquidità necessaria per fronteggiare quelle difficoltà determinate dai mancati pagamenti della P.A.

“Invocare rescissioni contrattuali o minacce di altro tipo è fuorviante e fuori luogo, poiché la situazione creata non è addebitabile alla cooperativa», rimarca Laguardia. «A questa l’obbligo che spetta è quello di garantire il buon servizio, come è facilmente verificabile dai riscontri delle famiglie che portano i figli nelle strutture che la cooperativa gestisce”.

Nel merito, Legacoop Basilicata ha incontrato nei mesi scorsi le organizzazioni sindacali per comprendere lo stato dei pagamenti disposti dal comune e adottare azioni per fronteggiare la situazione. A tal proposito c’è stato un incontro con l’assessore comunale al bilancio Federico Pace, che ha comunicato di aspettare la prima tranche del decreto “salva Potenza” pari a 9 milioni di euro (5 milioni riferiti all’esercizio 2014 e 4 milioni per l’esercizio 2013). Un’ulteriore verifica con il direttore generale alla Presidenza della Giunta regionale Vito Marsico ha garantito che le risorse sono in fase di trasferimento al comune di Potenza. Come già rimarcato da alcune organizzazioni sindacali, occorre oggi fare fronte comune affinché si velocizzi il trasferimento delle risorse nelle casse comunali e poi queste vengano immediatamente destinate, in via prioritaria, al pagamento dei debiti verso le imprese che gestiscono i servizi, a partire dalle cooperative sociali, per evitarne il collasso e garantire il normale svolgimento delle attività e il pagamento dei lavoratori.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane di Basilicata, sui temi che riguardano le politiche di welfare nella regione, ha già formalizzato proposte che vanno anche a modificare gli attuali Piani sociali di zona, perché non più adeguati e funzionali alle esigenze del territorio visto che i comuni hanno oggi meno risorse a disposizione e sono per di più penalizzati dai vincoli del patto di stabilità.

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