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Goletta Verde in Basilicata, i 3/4 dei siti monitorati sono critici

Permangono ancora molte criticità sul fronte della depurazione in Basilicata. Su 4 punti ‘critici’ che sono stati monitorati da Legambiente, ben 3 (Basento, Bufaloria e Sinni) sono risultati fortemente inquinanti, evidenziando come le foci di alcuni fiumi continuano a sversare in mare un quantitativo enorme di carichi inquinanti che possono compromettere la qualità del mare lucano.
Ed anche l’Unione europea, alla vigilia della stagione balneare, ha voluto sottolineare questo aspetto, avviando una nuova procedura di infrazione ai danni dell’Italia per la scarsa capacità depurativa, che coinvolge ben 41 agglomerati urbani della Basilicata, per un totale di oltre 350mila abitanti non serviti da un efficiente sistema depurativo.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nelle giornate di sabato 21 e lunedì 23 giugno. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come ‘inquinati’ quei risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione in Italia; mentre sono ‘fortemente inquinati’ quelli che superano di più del doppio tali valori. Secondo i monitoraggi di Goletta Verde, è ‘fortemente inquinato’ il prelievo effettuato alla foce del Basento, a Metaponto di Bernalda, in località Torre. Giudicate, invece, ‘solo’ ‘inquinate’, le acque a Scanzano Jonico (alla foce del canale della Bufaloria, a Lido Torre) e a Policoro (alla foce del fiume Sinni, nella zona industriale). I prelievi effettuati a Marina di Maratea, invece, sono entro i limiti.

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