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Ieri a Roma l’inaugurazione della mostra dell’artista Nicola Genco “Angeli, Un progetto per Castel Sant’Angelo”

La consigliera regionale delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari  ha partecipato ieri a Roma a Castel Sant’Angelo all’inaugurazione della mostra dell’artista Nicola Genco “Angeli, Un progetto per Castel Sant’Angelo”.

 

Sette installazioni saranno protagoniste, prima dal 5 giugno all’1 marzo 2024 a Castel Sant’Angelo a Roma, per poi approdare, dal 1° marzo 2024 al 1°luglio, al Castello di Monte Sant’Angelo. Il progetto nasce nell’ambito di un accordo tra la Regione Puglia e la Direzione Musei statali della città di Roma entro cui si colloca la collaborazione tra i Poli Biblio – museali della Puglia e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. 

 

“Grazie a questa collaborazione – dichiara Di Bari – si potenzia il legame culturale tra Roma e la Puglia. L’evento, inoltre, si inserisce nel più vasto programma presentato dalla comunità di Monte Sant’Angelo in occasione della candidatura a Capitale italiana della cultura. Voglio ricordare che nel 2024 Monte Sant’Angelo sarà Capitale della cultura di Puglia, e grazie all’impegno della Regione potremo dare un contributo concreto per la realizzazione del progetto che ha permesso a Monte di arrivare tra le finaliste per il conseguimento del titolo di capitale italiana della Cultura”. 

 

“L’Arcangelo Michele svetta anche sulla città eterna, Roma. Abbiamo inaugurato a Castel Sant’Angelo la mostra “Angeli” di Nicola Genco che nel 2024 ospiteremo a Monte Sant’Angelo nell’anno in cui saremo Capitale della cultura di Puglia. Nel frattempo proprio ieri, in Francia, il presidente Macron celebrava a Mont Saint-Michel i 1000 anni dell’Abbazia fondata da una pietra del nostro santuario. Continuiamo a costruire ponti, progetti di promozione nazionali ed internazionali. #UnMonteincammino… sotto le ali di San Michele”, il commento di Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo.

 

Il lavoro dell’artista si è sviluppato partendo da questi luoghi densi di significato attraverso una serie di installazioni che giocano a suggerire segrete connessioni tra realtà e fantasia intessendo narrazioni fortemente simboliche con il paesaggio e la spazialità dei luoghi.

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