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Il Canto delle Pietre, l’anima della Terra”

Si chiama “Il Canto delle Pietre, l’Anima della Terra” il festival di due giorni che introdurrà un nuovo evento estivo a Guardia Perticara, splendido borgo dell’alta collina potentina. Nei giorni 11 e 12 agosto prossimi, l’erto e suggestivo scenario accoglierà un programma di appuntamenti con le arti, i saperi, le scienze dedicati al tema della Terra, declinato e indagato nelle sue molteplici accezioni e prospettive. L’iniziativa, che propone sei appuntamenti in Piazza Europa e nel Museo Archeologico di Palazzo Montano, è frutto della collaborazione tra l’Associazione Culturale Incompagnia, organizzatrice della Rassegna Teatrale al Teatro Duni di Matera, e Antonio Calbi, inventore artistico di poliedrica esperienza.

“Abbiamo colto al volo l’invito del sindaco di Guardia Perticara, Massimo Caporeale, e dell’assessore alla cultura, Maria Montano, a costruire insieme una manifestazione che coniugasse svago, scoperte e approfondimenti. E’ nato così un progetto alla Terra dedicato. Un festival vero e proprio che osservi e racconti la Terra da tutti i punti vista” – commenta Antonio Calbi, che precisa inoltre: “L’edizione di quest’anno non è che un prologo a ciò che si dispiegherà negli anni a venire. Il borgo di Guardia Perticara – restato intatto nel corso del tempo e riportato alla purezza degli antichi splendori da un’intelligente azione di salvaguardia – si presta meritatamente a rappresentare un’incantevole intelaiatura di eventi culturali. Spettacoli e concerti, film e video, recital e incontri, installazioni e mostre, formano il bugnato connaturale di un’architettura eclettica che i residenti, i turisti e gli ospiti non mancheranno di apprezzare.”

Il programma del festival è molto articolato. Al Museo Archeologico di Palazzo Montano sono di scena le opere-video di due formazioni milanesi: giovedì 11 agosto, alle ore 17, del duo Castagna e Ravelli saranno presentate due opere create sul tema di Babele e di Dio; mentre venerdì 12 agosto, sempre alle ore 17, della formazione del momento, i Masbedo (Premio Cairo 2011), saranno presentati tre lavori di grande impatto visivo e emotivo: Ash (Vulcano), sulla recente impressionante eruzione di un vulcano in Islanda, Schegge d’incanto in fondo al dubbio e Teorema di incompiutezza ritraggono invece sempre una geografia dura, laghi, montagne e ghiacciai, parallelamente al combattimento di una donna con l’acqua e di un uomo con l’aria o l’osservazione delle dinamiche anche crudeli di una coppia, fuori campo, qui rappresentata da un tavolo apparecchiato con due sedie vuote, in una progressiva violenta distruzione, sullo sfondo un paesaggio ancora una volta estremo, inospitale. A seguire, alle ore 18.30, in un angolo di piazza Europa, è di scena la parola, scritta e recitata, sia in prosa sia in poesia: giovedì 11 agosto, lo scrittore Aldo Nove (fresco di successo per il suo ultimo romanzo La vita oscena, Einaudi 2010), l’attrice Federica Fracassi e l’arpista Daniela Ippolito saranno protagonisti di un recital con musiche su testi di Aldo Nove; venerdì 12 agosto, sempre alle 18.30, invece, l’attrice Carla Chiarelli interpreterà il poema in endecasillabi Irpinia, scritto da Alfonso Guida, giovane poeta di San Mauro Forte, già Premio Montale e Premio Bellezza, fra le voci più potenti della sua generazione (Il dono dell’occhio è il suo più recente voleme di liriche, Poiesis 2011).

Infine, alla sera, in piazza Europa, alle ore 21.30, sarà la volta di due sinfonie di parole, musica, immagini: giovedì 11 agosto, Canzoni d’Amori Feroci, ovvero “appunti per un pop-concerto”, costruito da due giovani ricercatori intorno alla voce e alla musica, Antonio Pizzicato e Cristian Ceresoli, che vincono la sfida di cantare la poesia, di sposare letteratura e musica; venerdì 12 agosto, sempre alle 21.30, Il mondo perduto, una selezione di cinque cortometraggi del grande Vittorio De Seta, girati negli anni Cinquanta fra Sicilia e Sardegna (riproposti da Feltrinelli nel 2008, con introduzione di Roberto Saviano e che hanno sedotto Martin Scorsese), tramandando alla memoria le “liturgie” dell’agricoltura, della pastorizia, della pesca praticate nei modi di sessant’anni fa. Alla visione dei cinque cortometraggi scelti saranno intrecciati brani di musica classica eseguiti dal vivo dal quartetto d’archi L’Altro ‘900, costruendo una vivida trama di natura e cultura, vita quotidiana e creazione artistica.

“La collaborazione con Antonio Calbi ci riempie di gioia e di passione” – dichiara Francesca Lisbona, che presiede l’Associazione Culturale Incompagnia. “Calbi è un traduttore dei segni del mondo nuovo, pronto a trasformare impulsi e sfide dell’inesauribile patrimonio di conoscenze in intelligibile armonia. Consideriamo questa partnership un vero privilegio, e faremo il possibile per moltiplicare le occasioni di confronto con questa preziosissima risorsa culturale.”

“Siamo, poi, già col pensiero all’edizione 2012, della quale possiamo anticipare qualche tassello, fra novità e chicche di repertorio” – conclude Calbi: “la presenza di Ermanno Olmi col suo Terra Madre, film commissionatogli da Carlo Petrini, presidente di Slow Food e ideatore degli incontri di Torino fra i lavoratori della terra dell’intero pianeta, e che sarà anch’esso invitato a tenere una conferenza sul tema delle “Terre del Sud del Mondo”, il recupero dello straordinario film-documentario di Franco Piavoli Il Pianeta Azzurro, il concerto per pietre-sculture di Pietro Pirelli, la tragedia dei minatori italiani di Marcinelle, Belgio, narrata in forma di teatro, un omaggio a Leonardo Sinisgalli, intellettuale lucano, la prima in Basilicata del film di Michelangelo Frammartino “Le quattro volte”, girato sulle montagne fra Calabria e Lucania, che così tanto successo ha avuto a Cannes 2010, una personale degli attori-contadini emiliani del Teatro delle Ariette (fra cui gli spettacoli cult Teatro di Terra e Teatro da mangiare), una selezione di corti con soggetto la terra dai principali festival dedicati ai nuovi filmaker e videomaker del mondo e molto altro ancora, in propagazione anche nei territori limitrofi.”

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