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Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese a Bruxelles per ricevere la Carta Europea del Turismo Sostenibile

forum approvazione cetsPer il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano è arrivato il giorno del conferimento, da parte di Europarc Federation, della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Domani, mercoledì 6 novembre, a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, il presidente Domenico Totaro riceverà per conto dell’Ente il Certificato CETS, che sancisce ufficialmente l’adesione alla Carta. Sono sette in tutto i Parchi naturali che hanno ricevuto, nel corso del 2013, il riconoscimento di Europarc. Tra i Parchi nazionali, il prestigioso riconoscimento è stato conferito solo al Parco Val Grande e a quello Lucano, che ha sostenuto l’iter di certificazione con successo grazie a un percorso che ha coinvolto tutto il territorio.

Nel pomeriggio, nel corso di una cerimonia formale, sarà conferito ufficialmente il Certificato per il quale l’Ente Parco ha seguito un apposito iter, che ha coinvolto operatori turistici, amministrazioni comunali, associazioni e stakholder. Dopo il positivo giudizio del valutatore di Europarc, che nel maggio scorso ha visitato gli operatori del Parco, e dopo innumerevoli forum territoriali, giunge dunque a conclusione di un percorso che ha lo scopo di implementare un’offerta turistica che abbia i requisiti della sostenibilità e i livelli degli standard europei. Un’occasione importante per il territorio del Parco, che sul turismo sostenibile scommette non poco, in vista di uno sviluppo e una crescita economica che facciano leva sul patrimonio naturale e culturale dell’area. Il conferimento della CETS, fa notare il presidente Totaro, “oltre ad essere un risultato importante raggiunto con la partecipazione di tutti coloro che si sono spesi nel percorso di certificazione, è soprattutto un impegno per tutti. Per gli operatori turistici, per le istituzioni e per il mondo delle associazioni”.

Gli impegni elaborati nel Piano delle Azioni, infatti, “vanno ora tradotti in pratiche di lavoro e in azioni specifiche da attuare, alcune spettanti al pubblico e molte nelle prerogative degli operatori privati, affinché la CETS possa essere uno strumento pratico per realizzare quello sviluppo sostenibile che è nella nostra missione e nell’interesse di tutti i cittadini del Parco”.

 

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