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Isolamento di Montegrosso (BAT), nota di CIA Levante

“Per evitare l’isolamento del borgo di Montegrosso, causato dai lavori sulla strada provinciale 2 Andria-Canosa, la soluzione prospettata martedì 7 maggio nel corso dell’audizione della quinta Commissione consiliare della Regione Puglia ci appare utile, efficace e di buon senso”. È Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante Bari-Bat, a esprimere l’apprezzamento dell’organizzazione sulla decisione che riguarda l’importante frazione rurale del territorio andriese.

A causa degli interventi in corso sull’arteria di collegamento tra Andria e Canosa, infatti, i 200 abitanti di Montegrosso, e con essi le tante aziende agricole delle frazione, rischiavano un isolamento dannoso per una zona ricca di eccellenze del comparto primario, con importanti produzioni olivicole e vitivinicole. La soluzione più utile prospettata è quella di declassare la strada da categoria B (Extraurbana provinciale) a C (Extraurbana secondaria) rendendola quindi comunale, con eliminazione della rotatoria provvisoria per poter effettuare i collaudi e successivamente arrivare alla realizzazione della rotatoria definitiva a raso che permetterà un ingresso al borgo agevole e in totale sicurezza. “Per essersi adoperati con solerzia e avere ascoltato le istanze dei cittadini e degli imprenditori agricoli, ringraziamo i consiglieri regionali Caracciolo e Di Bari, il presidente della Provincia BAT Leonardo Lodispoto, il capo di Gabinetto della Regione Puglia e la sindaca di Andria Giovanna Bruno”, aggiunge De Noia. “Ora aspettiamo con fiducia l’aggiornamento dell’audizione che è stato già programmato e fissato per lunedì 13 maggio, quando il dirigente provinciale della BAT fornirà il cronoprogramma delle attività temporanee, dunque la messa in sicurezza dell’accesso da via vecchia Minervino e la rimozione della rotonda provvisoria per permettere il collaudo. In quella sede, inoltre, sarà fornito anche il cronoprogramma delle attività definitive da compiere, a partire dalla realizzazione della rotonda a raso per l’accesso al borgo. Cittadini e operatori economici della zona hanno il diritto di avere risposte rapide e concrete per la risoluzione del problema”.

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