BasilicataCronaca

La Coldiretti Potenza contraria alla realizzazione di un impianto solare termodinamico a Banzi

pannello solareIl progetto per la realizzazione di un impianto solare termodinamico da parte della società Teknosolar Italia 2, nel comune di Banzi (PZ), preoccupa il Consiglio della Coldiretti Provinciale di Potenza che, in una nota, esprime “preoccupazione per i danni che un impianto di siffatte dimensioni causerebbe in un’area a forte vocazione agricola, tanto da deliberare di inviare una lettera contenente osservazioni ai presidenti di Regione e Provincia di Potenza, ai sindaci dei comuni di Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania ed Acerenza, nonché al Prefetto di Potenza”.

Queste le criticità dell’impianto, secondo Coldiretti. La realizzazione dell’impianto presuppone l’utilizzazione di ben 226,73 ha di terreno, sottratto pressoché irreversibilmente all’utilizzo agricolo. Per quanto riguarda la tecnologia impiegata (concentrazione solare), va rilevato che si tratta di un impianto di grandi dimensioni non in grado di generare indotti compensativi per le comunità rurali residenti. Un aspetto ulteriore che desta una rilevante preoccupazione è quello relativo all’ingente necessità di acqua che verrà inevitabilmente ed irreversibilmente sottratta dalla disponibilità complessiva dell’area e l’impiego di elevate quantità di materiali pericolosi che, oltre a determinare un aumento del rischio di incidenti rilevanti nell’area interessata, è destinato sicuramente a determinare un incremento notevole degli scarichi inquinanti in atmosfera, in fognatura e nella risorsa idrica.

“In tale contesto e in un momento in cui la tematica del consumo di suolo risulta tra le priorità da affrontare, anche in funzione della prevenzione dell’abbandono delle attività agricole e dei territori – ha commentato Giovanni Giannone, presidente sezionale della Coldiretti di Palazzo San Gervasio – sembra assurdo che le amministrazioni locali possano autorizzare un impianto che a fronte della previsione di un’occupazione determini la perdita di aree agricole su cui 149 aziende esercitano la propria attività”.

 

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