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La Commissione Affari Sociali della Camera approva una Risoluzione per tutelare e incrementare i Punti Nascita anche nelle strutture ospedaliere con attività inferiori a 500 parti annui

“Nei giorni scorsi la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato all’unanimità una Risoluzione volta a tutelare e incrementare i Punti Nascita anche nelle strutture ospedaliere con attività inferiori a 500 parti annui. In attesa che il Governo si pronunci sulla condivisibile richiesta di revisionare e aggiornare gli standard circa la distribuzione dei Punti nascita, in qualità di Consigliere regionale e di Rappresentante istituzionale espressione di un territorio, quello della Val d’Agri -dalla innegabile centralità strategica per l’intera regione- sono fiducioso affinché, laddove si dovessero creare i presupposti normativi a livello centrale, si potrebbe concretamente vagliare l’ipotesi di attivare ex novo il Punto nascite dell’Ospedale San Pio da Pietralcina di Villa d’Agri”.

La nobile iniziativa di natura parlamentare muove dalla cruda constatazione che molti Punti nascita, dislocati e distribuiti sul territorio nazionale, siano stati chiusi o siano in procinto di chiudere, con la conseguenza di intasare altri Presidi ospedalieri e, soprattutto, di mettere a rischio la salute e la vita tanto delle partorienti quanto dei loro nascituri. Corre l’obbligo di rimarcare che, a tenore delle linee guida vigenti, requisito fondamentale per il mantenimento e il riconoscimento di un Punto nascita è, previa specifica e apposita deroga, quello rappresentato dalla soglia dei 500 parti su base annuale. Un criterio parametrale che si ha ragione di ritenere essere ampiamente iniquo e decisamente discriminatorio in quanto da un lato non tiene contro della dilagante depressione demografica che attanaglia il Paese e dall’altro non viene accompagnato da un’accurata analisi di ulteriori variabili che devono necessariamente orientare e calibrare le scelte distributive”.

“A tale riguardo e a tale proposito, va sottolineato come, meritoriamente, la citata Risoluzione si pone altresì la finalità di adoperarsi per superare o, quantomeno, ridurre le disparità territoriali, individuando tra i criteri idonei per l’attivazione e il mantenimento di un Punto nascita la posizione geografica, con particolare riguardo alle zone disagiate, e la densità di popolazione o la lontananza da altri Punti nascite, senza tuttavia sacrificare alcuna garanzia di sicurezza”.
nota del consigliere regionale della Lega Basilicata, Gianuario Aliandro, a pochi giorni dalla notizia che la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato all’unanimità la Risoluzione, avente come prima firmataria la deputata On. Imma Vietri.

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