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“La Ferrosud sta morendo”

Il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, torna a lanciare l’allarme sul futuro della Ferrosud di Matera e fa appello alle istituzioni affinché non venga scritta la parola fine alla più importante azienda metalmeccanica del materano. “Le delucidazioni fornite dai commissari Acito e Loperfido dopo la chiusura della fase cruciale del concordato preventivo – osserva Evangelista – non hanno tranquillizzato nessuno perché non c’è ancora chiarezza sul futuro e tutto al momento si regge sulle fragili aspettative di nuove commesse da Trenitalia e dell’arrivo di 5 milioni di euro da Ansaldo Breda per il materiale. È sintomatico il fatto che nella discussione la sola novità – osserva Evangelista – è stata la probabilità di poter ottenere un ulteriore periodo di sei mesi di cassa integrazione, un po’ poco per sperare in un rilancio concreto dell’azienda”.

“Che fine ha fatto – si chiede Evangelista – la Step One di Tito Scalo che dichiarava di volersi accollarsi i debiti mantenendo l’occupazione e proiettare la Ferrosud verso un rilancio partendo da una immediata produzione di materiale rotabile per poi cercare di creare un polo di costruzione ferroviario in Basilicata facendo sinergia con lo stabilimento recentemente acquistato a Tito? E dove sono gli altri imprenditori – prosegue il segretario della Fim – che si volevano candidare per condurre la Ferrosud fuori dalla crisi? Eppure nel passato la Ferrosud era nel suo piccolo un’importante realtà industriale come la Fiat di Melfi e ancora oggi ha una buona dote: il nome, le maestranze, il prestigio, il binario ferroviario di collegamento, la sua estensione, la posizione geografica”.

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